App e generazioni dalla A.. alla Z

 
Si chiama “Generazione Z” e comprende i ragazzi nati a cavallo fra il 1995 e il 2010: sono dinamici, digitali e contemporanei.
Sono dei veri e propri nativi digitali, abituati a muoversi in una rete che per loro è una sorta di liquido amniotico. Con strumenti e abitudini al consumo digitale in continua trasformazione, come le app che andiamo a elencare e descrivere di seguito. 
Partiamo dal mondo femminile, che ama molto 21 buttons, app attraverso la quale si possono identificare tutti i capi di abbigliamento indossati da influencers, o semplicemente da chi pubblica il proprio outfit, potendo vedere non solo dove acquistarli. A oggi la piattaforma conta oltre 47 milioni di download e il trend è decisamente in positivo, soprattutto grazie al forte utilizzo da parte delle influencers. Tra le applicazioni che permettono di modificare foto troviamo poi Picsart, con i suoi oltre 31 milioni download e che, rispetto alle altre app di fotoritocco, permette di applicare un numero elevato di diversi effetti, soddisfacendo tutte le esigenze…
 
 
 

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Mens sana..

Pronti alla cosiddetta fase 3, ad affrontarla sul lavoro e nella quotidianità. In attesa del prolungamento e della diffusione delle tutele a favore dei lavoratori, le giornate iniziano a riprendere la loro regolarità dopo un periodo di forte tensione emotiva. Ci siamo dati un nuovo appuntamento, sempre digital, con David Lazzari, Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, al quale abbiamo chiesto di esporci in primis i risultati delle loro ultime indigini con protagonisti gli italiani… Tutte le analisi concordano sul fatto che l’emergenza sanitaria ha determinato un’emergenza psicologica. E il trend non è positivo – dichiara il Presidente – La Fase 3 si è aperta con un aumento del disagio psicologico degli italiani. Dopo un calo dello stress nei primissimi giorni alla fine del lockdown, purtroppo c’è stato un nuovo e repentino peggioramento. Pesano soprattutto i timori per le prospettive economiche ed occupazionali”. Quali le soluzioni, in sintesi, pratiche e utili?

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Dago fa 20

Il successo di un’idea, specie se legata a un bisogno, a una scienza sociale, è il suo farsi “abitudine”.

Credo sia questa la miglior definizione, e personalmente il miglior complimento, da ricevere e da fare a un’idea come quella di colui che tutti conosciamo come “Dago”.

Un’intuizione che racchiude diverse ragioni del successo raggiunto tanto da farsi, appunto, abitudine, costume e “fatto sociale”.

Roberto D’Agostino fa storicamente senza dubbio rima con originalità. Si condividano o meno idee e stili, non si può che riconoscergli tratti personali e professionali d’indubbio interesse.

Fino alla “creatura” che l’ha reso ulteriormente noto e, nel senso letterale, al centro delle cronache…

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Capaci, di onorare la Giustizia

La più classica e nota delle foto, da divulgare e proporre in ogni occasione perchè diventi sempre più simbolo di quel valore che i suoi protagonisti rappresentano: Giustizia.

Ieri sera nel guardare una serie tv ho postato un pensiero su ricordi della mia infanzia. Ricordi che sono valori del mio presente.

Sono cresciuto nelle caserme, ambienti raccolti, anche intimi, ma non facili da vivere, specie da bambini. Soprattutto considerati i cambi di città, dunque scuole, persone, amici, posti e abitudini che stravolgono letteralmente le tue giornate, catapultandoti in ambienti del tutto sconosciuti e, dunque, inizialmente sempre ostili. Specie in zone delicate dove la tua famiglia arriva per rendere difficile, per così dire, la vita di chi attentino alla sicurezza di tutti. Non è una bella sensazione. Dunque protetti ma continuamente “minacciati”. Con una famiglia tradizionale, unita, un papà silente, amorevole e purtroppo chiamato spesso a non essere presente a casa, giorno e notte. Per assolvere un lavoro che è una missione, non conosce orari o interessi personali che pevalgano su quello generale perseguito: la sicurezza e la garanzia di una vita serena per tutti.

Erano gli obiettivi di Falcone, e Borsellino, quelli di un mondo giusto. Che forse oggi conosciamo solo attraverso pensieri e opere utopiche, di autori della storia e della filosofia…

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Sport in emergenza

Lo sport è tra i protagonisti assoluti di questa emergenza. Come sfogo, per tutti a partire da giovani e ragazzi, un’opportunità per rimanere in forma a casa o all’esterno, con tutte le precauzioni e nel rispetto di ogni prescrizione prevista. Fino alla dimensione economica, fatta da tutti quegli operatori di cui si devono ascoltare le istanze alla luce dello stravolgimento delle regole sociali, in termini normativi ma anche di scelte personali che d’ora in poi si faranno. Quello del wellness resta un settore importante, come detto a livello personale e sociale, tra quelli più in difficoltà e dunque da sostenere.

Come potremo fare sport e come gestire il nostro rapporto con palestre e centri sportivi?

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Socialità “remota”

I social rappresentano ormai, in uno strano paradosso, la nostra migliore finestra sul mondo reale. Al di là dei contatti professionali, passiamo sempre più tempo libero sulle nostre tradizionali piattaforme social ma anche sulle nuove che stanno proliferando in questo periodo di totale negazione di contatti sociali. Tutti i momenti della giornata si trasformano quindi, in buone occasioni per una chiacchierata con gli amici di sempre, ma anche per “rispolverare” qualche relazione che, per un altro simpatico paradosso, la frenesia della “normalità” aveva portato in soffitta.

Potersi concedere un momento di “socialità” diventa un lusso, nonché una buona abitudine per ricordarci che gran parte della nostra vita è condivisione, in un momento storico in cui è resa difficile dagli eventi. Molta attenzione viene dedicata all’e-commerce che segna persino un +40% (Q1 shopping index) in questo periodo di emergenza. Tutti i prodotti in pochi click a casa. Ma ci sono soluzioni e giuste compagnie per farci sentire #distantimauniti, con spazi virtuali che ci consentano momenti di piacevole condivisione… 

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Il futuro tra arti e cultura

Giusto ricordare che la cultura non è solo sfoggio di saperi e conoscenze, ma per il nostro Paese una risorsa di primissimo piano. Non solo come patrimonio in sè ma come sostegno per il sistema socio-economico: la ripartenza può avvenire anche e soprattutto grazie al sostegno di uno dei pilastri della nostra tradizione. Soprattutto nella giornata di oggi, dedicata a una delle sue arti più rappresentative. 

Una cultura, quella italiana, basata infatti sui beni più rappresentativi della nostra tradizione nazionale e proprio sulle tanti arti, rese note da altrettanti da grandi nomi passati alla storia. Scultura, pittura, teatro, cinema e tanti tanti altri fino alla danza, su cui oggi ci soffermiamo per dedicare la giornata internazionale dedicata a quest’arte nobile. E’ bene che i ragazzi, primi appassionati di arte e cultura, siano consapevoli e si facciano promotori delle potenzialità del nostro patrimonio.

In particolare, parliamo oggi dell’Accademia nazionale di danza, che dedica questa giornata a possibili nuove forme di comunicazione e relazione. 

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Solidarietà..in rete

Lo abbiamo detto spesso, la solidarietà e le novità in buone propositi possono venire da qualsiasi categoria o persona volenterosa, tra queste si distinguono spesso proprio le nuove generazioni dimostrando un senso di responsabilità e una passione capaci di fare la differenza. La storia che stiamo per raccontarvi ne è la dimostrazione. Parliamo di dieci ragazze e ragazzi volontari dai 25 ai 40 anni, tutti con esperienze all’estero, tornati in questo momento a casa per dare il loro contributo a imprenditori e consumatori in questo momento di grave crisi. Quindici giorni di brainstorming, riunioni sulle piattaforme digitali, collegati da casa attraverso i mezzi oggi disponibili, hanno permesso a questi ragazzi di far nascere in poco tempo un’idea a favore di tutti..

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#iorestoacasainforma

In tempi di quarantena non è facile mantenersi in forma, ma dobbiamo cercare di utilizzare il tempo libero maggiore a nostra disposizione per dedicarci a qualche esercizi e per quanto possibile al movimento. Un’alimentazione equilibrata  e una regolare attività sportiva aiutano insieme a rafforzare il sistema immunitario, sostenendo anche l’umore, in un momento difficile. Da queste nota considerazione e dagli obiettivi che, abbracciandola, si possono raggiungere nasce l’iniziativa di 100 biologi nutrizionisti che hanno deciso di mettersi insieme sui social, creando il gruppo ‘La nutrizione in aiuto’, per dare consigli – a titolo gratuito – agli italiani chiusi in casa in questo periodo di emergenza.

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