Oggi anche cenare è “sognare”..

Questo momento storico ci ha fatto riscoprire il valore della solidarietà e della condivisione. Dalle esigenze dei lavoratori a quelle della persona, siamo tutti più sensibili e bisognosi di attenzione. Un mondo che abbiamo visto farsi sempre più “digitale” per consentire alle attività lavorative di andare avanti e alle relazioni umane di mantenersi e svilupparsi. Aspetti che riguardano, in particolare e in queste varie vesti, molte generazioni giovani. Per questo vogliamo parlare oggi di un progetto che nasce proprio da questi presupposti. La cena, infatti, è la sintesi tra l’attività professionale di un settore importante come quello della ristorazione, con il tempo libero che tanto manca come momento di svago e condivisione con affetti e amici. Immaginiamo di far stare a cena insieme persone, ma ciascuno da casa propria, dal proprio tavolo…

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Una giornata in contatto (digital) con il lavoro

Andiamo dritti al punto, parliamo di lavoro e soprattutto opportunità.  

Domani 23 novembre una giornata di appuntamenti digital, incontri con protagonisti di grandi aziende, PA, docenti e consulenti del lavoro, pronti ad affrontare il tema del lavoro. È il Career  day “digital edition” di Brain at Work che intende permettere a diplomati, laureandi e laureati d’incontrare virtualmente i recruiter delle aziende presenti, grazie al supporto della migliore tecnologia attualmente disponibile.

A questo link il programma e i vari incontri cui partecipare: 
https://www.brainatwork.it/eventi/digital-career-day-italia

Più di 60 posizioni lavorative ricercate, 15 digital rooms per i colloqui, 24 relatori  e 15 grandi aziende ed enti partecipanti.
Numeri interessanti se messi anche in relazione con quelli del lavoro nella fase di emergenza..

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App e generazioni dalla A.. alla Z

 
Si chiama “Generazione Z” e comprende i ragazzi nati a cavallo fra il 1995 e il 2010: sono dinamici, digitali e contemporanei.
Sono dei veri e propri nativi digitali, abituati a muoversi in una rete che per loro è una sorta di liquido amniotico. Con strumenti e abitudini al consumo digitale in continua trasformazione, come le app che andiamo a elencare e descrivere di seguito. 
Partiamo dal mondo femminile, che ama molto 21 buttons, app attraverso la quale si possono identificare tutti i capi di abbigliamento indossati da influencers, o semplicemente da chi pubblica il proprio outfit, potendo vedere non solo dove acquistarli. A oggi la piattaforma conta oltre 47 milioni di download e il trend è decisamente in positivo, soprattutto grazie al forte utilizzo da parte delle influencers. Tra le applicazioni che permettono di modificare foto troviamo poi Picsart, con i suoi oltre 31 milioni download e che, rispetto alle altre app di fotoritocco, permette di applicare un numero elevato di diversi effetti, soddisfacendo tutte le esigenze…
 
 
 

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