Italia, la formazione è internazionale

Sappiamo quanto i nostri orizzonti formativi si facciano, di giorno in giorno, sempre più globali e internazionali. Per questo è importante che una visione tale venga coltivata dai primi anni di studio, una preparazione che deve farsi sempre più concreta e aperta a scenari più ampi rispetto ai confini delle nostre città.

E’, dunque, una notizia importante quella che vede crescere i nostri Atenei nel mondo. In particolare l’ultima rilevazione QS World University Rankings by Subject 2021 ci rivela che l’Università Luiss è oggi tra i 50 migliori atenei al mondo per gli studi politici e internazionali. 90 posizioni guadagnate nell’area delle Scienze Sociali dalla “Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli” che, tra le prime 5 in Italia, entra tra le prime 50 in Politics & International Studies a livello globale…

Una crescita conosciuta anche dalle altre aree: Business & Management dove scala circa 50 posti raggiungendo la 105ma posizione; Accounting & Finance realizza un balzo in avanti dalla fascia 201-250 a quella 101-150. Risultati positivi anche negli studi di Economics (da 251-300 a 201-250) e in Law, dalla fascia 151-200 a quella 101-150. “Essere nelle 50 top Università al mondo premia il grande lavoro realizzato in questi anni con l’obiettivo di consolidare la reputazione del nostro Ateneo. Gli investimenti in innovazione e nella internazionalizzazione del corpo docente ci hanno consentito di raggiungere questi risultati e sono motivo di grande orgoglio. Migliorare la qualità della didattica e valorizzare l’attività della ricerca sono le linee guida del nostro modello formativo con professori Luiss al top degli scienziati sociali di tutto il mondo”, ha dichiarato il Rettore dell’Università Andrea Prencipe, protagonista di un lavoro attento e sinergico, determinante per il raggiungimento di questi obiettivi. Tra gli elementi che continuano da oltre sei anni a spingere la Luiss nella scalata del QS anche la valutazione delle aziende (Employer reputation) per la capacità di formare giovani talenti con profili in linea con le nuove esigenze del mercato del lavoro. 

Un’università che cresce è un’università che si apre: requisito sempre più centrale in cui si la cultura del sapere deve tramutarsi sempre più in strumenti e conoscenze utili, concrete, del tutto necessarie ai giovani di oggi per affrontare un contesto altamente competitivo e reso complesso dalle attuali condizioni socio-economiche, gravate da un’emergenza storica. Il tutto, iscritto nello scenario globalizzato appena descritto. Questa consapevolezza è la chiave di successo, per chi fa formazione e per tutti coloro che di proprio di una formazione, alta e contemporanea, beneficiano.  

 

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