Guardando alla crisi attuale e al dibattito che attorno ad essa si sviluppa mi sono tornate in mente le parole di Francesco Cossiga e in particolare quelle del suo messaggio alle Camere del giugno del 1991, un messaggio quindi di molti anni fa ma che sembra scritto per i giorni d’oggi. Un messaggio che, in estrema sintesi, parla della rivoluzione “civile, morale e sociale” di cui l’Italia aveva urgente bisogno. Un urgenza che sembra essere ancora fortemente attuale.
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Un nuovo anno di Cinema che riparte da Checco
Aspettando l’estate, un primo pensiero alla prossima stagione.. cinematografica. Una buona abitudine, quella del cinema, utile a tutti tanto per divertirsi quanto per conoscere e riflettere.
Uno dei protagonisti piú attesi della prossima stagione é sicuramente un personaggio capace di far convergere i guati di ogni generazione, dai piú piccoli fino a tutti i membri della famiglia: Checco Zalone. Il suo ritorno é sicuramente tra i piú attesi e Medusa lo ha confermato oggi, annunciando il calendario del prossimo anno per bocca del suo Ad Giampaolo Letta.
Estate d’alta quota
L’estate, si sa, é l’emblema del riposo. Che allo stesso tempo rappresenta quell’ozio creativo che tanto puó contribuire alla nascita ed allo sviluppo delle idee, lontani da suonerie e connessioni perenni, all’insegna delle quali vivono soprattutto adolescenti e ragazzi.
Da giugno a settembre, la montagna è una meta sempre scelta da molti per vacanze immerse nella natura, in famiglia o con gli amici. Si è infatti arricchita l’offerta estiva del Tarvisiano, località delle Alpi Giulie in provincia di Udine al confine tra Italia, Austria e Slovenia, grazie all’iniziativa transfrontaliera +Card Holiday, un contenitore di eventi, attrazioni e servizi per grandi e piccoli, concepiti per promuovere le attività all’aria aperta con panorami magici.
Ecco chi sono i nuovi “scambisti” della mobilità
Che a Roma si cercassero “scambisti” senza un apparente motivo o ragione sembrava in effetti strano.
Oggi possiamo dire svelato il mistero che avvolgeva il messaggio di queste numerose affissioni “pop” su Roma e rimbalzate ovunque su web e social.
Si è capito che l’approccio riguarda proprio la natura altrettanto disruptive della nuova startup da oggi sul mercato, con una novità destinata ad avere potenzialmente un significativo impatto su ambiente e consumi. Si tratta, infatti, del primo sharing certificato tra privati, che ambisce a dar vita, dunque, al primo Social mobility network, ovvero una community in cui è possibile trovare un’auto quando se ne ha bisogno e condividere la propria quando non la si usa.
Donne o femministe?
Che cos’è il femminismo oggi?
Questa la domanda che si è posta una donna, giovane e occidentale, che osserva da vicino il fenomeno #metoo, la cui rapidità di ascesa e crescita si contrappone a quella del Femminismo storico e delle sue conquiste. Con le relative distinzioni del caso, come qualità e portata.
Ma, come per tutti i fenomeni, anche per questo a contare è appunto non solo la sua portata quanto la lettura da parte di persone e pubblici di riferimento, non sempre scontata. Anzi, capita spesso di vedere persone impegnate a difendere prerogative personali e delle proprie comunitas di riferimento arrivare a dimenticare obiettivi e risultati in virtù di battagli ideologiche che rischino di essere velleitarie…
Namasté !
Quella globale sta diventando una popolazione sempre più attenta a benessere e wellness. E, perché no, ci auguriamo sempre più anche alla spiritualità.
Un’ attenzione di cui beneficia sicuramente la vita privata ma, a ben vedere, un nuovo approccio che può fare la differenza anche nella vita professionale, sia per una maggiore stabilità acquisita grazie a questa consapevolezza sia per una serie di tecniche che diventino, per così dire, parte di noi.
Tra le discipline più note, anche se spesso solo in superficie, c’è l’ormai noto yoga.
La mia è anche una testimonianza personale, di chi, lontanissimo da questo mondo come pratica sportiva e meditativa, ha sempre visto nel dinamismo spinto e nella fatica la natura reale di una disciplina.
E qui la prima sorpresa..
Italianità e(‘) genialità.. anche da gustare
La pizza, si sa, è sinonimo di vera italianità. E con questa rima non troppo voluta introduciamo uno dei nostri più conosciuti prodotti, amati da tutte le generazioni e sempre più diffusi tra i giovani, come vedremo, non solo come consumatori ma anche per quel che riguarda il loro attuale mercato del lavoro.
Parliamo, dunque, di pizza e lo facciamo con uno dei suoi attuali più autorevoli ambasciatori: Gino Sorbillo è ormai personaggio simbolo dello stile e del successo italiano, reso noto da uno dei suoi prodotti più celebri come la pizza, emblema del genio italiano che ha saputo sapientemente combinare semplici materie prime, grani, mozzarelle e pomodoro. Prodotti d’eccellenza che solo grazie ad un’originalissima e storica intuizione sono diventati la base di un piatto che è da tempo un’icona globale, non solo in termini di patrimonio alimentare ma di una cultura riconosciuta a livello globale. Sorbillo nel corso degli anni ha visto costantemente crescere la propria attività in Italia e all’estero, per sbarcare recentemente a Roma dove era atteso da tempo, accolto un grande successo di pubblico curioso di scoprire o desideroso di provare le sue proposte come la sua famosa “Pizza Scugnizza”. Il pregio del lavoro di Gino Sorbillo è quello di partire da una forte e longeva tradizione dell’arte della pizza, valore fortemente radicato nella città di Napoli, che gli consente di conoscere bene e utilizzare al meglio gli ingredienti classici, selezionando le materie prime migliori e, allo stesso tempo, di essere all’avanguardia lavorando continuamente sul menù, scoprendo nuovi prodotti, ascoltando le richieste di un pubblico certamente più evoluto, affinando costantemente la tecnica e sperimentandola con grande attenzione.
“Sono particolarmente felice di trovarmi qui con chi da sempre ha creduto in me..
Il valore della – vera – solidarietà
Lo sport è vita: la cura di sé e le ultime innovazioni
Si celebra oggi la Giornata Internazionale dello Sport per lo Sviluppo e la Pace, ideata dal CIO e fissata dall’Assemblea generale della Nazioni Uniti proprio il 6 aprile, data di inizio dei primi Giochi Olimpici del 1896. La festa ha lo scopo di promuovere lo sport come mezzo per unire le persone, promovere la pace e aiutare il cambiamento sociale. Questa la motivazione ufficiale dell’ONU: “Invitare gli Stati, il sistema delle Nazioni Unite e in particolare l’Ufficio delle Nazioni Unite per lo sviluppo e la pace, le organizzazioni internazionali competenti e le organizzazioni sportive internazionali, regionali e nazionali, la società civile, comprese le organizzazioni non governative e il settore privato e tutti gli altri soggetti interessati a cooperare, osservare e sensibilizzare alla Giornata internazionale dello sport per lo sviluppo e la pace”.
Andando al solo cerchiamo di elencare le ragioni, dalle piú alle meno note, che secondo la scienza fanno dello sport un’attivitá preziosa per tutti, giovani e non:
Occhio, futuro e prevenzione
A pochi giorni dalla Settimana Mondiale per la sensibilizzazione sul glaucoma che inizierà il 10 marzo, avvia i lavori a Torino da oggi al 9 marzo il 3° Congresso dell’Associazione Italiana Studio Glaucoma.
“Non è raro che le persone non si accorgano, anche per lungo tempo, di esserne affette – afferma il Presidente di Aisg, Prof. Stefano Miglior – e arrivino dall’oculista quando la situazione è ormai già fortemente compromessa”. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il 50% dei pazienti non sa di averlo perché si arriva tardi alla diagnosi. A essere più colpiti sono gli anziani oltre i 60 anni ma il glaucoma può insorgere già a partire dai 40 e talora anche in età decisamente più giovanile, come riporta il dott. Guido Caramello, Direttore del centro ABAX di Cuneo.