Leggere, sempre una buona idea..

Si chiama Gilda, nome appunto del romanzo (edito da Intrecci) e della protagonista che, a causa di una forma di amnesia, ha perso i ricordi del suo passato. Gilda però riesce a rifarsi una una vita con Ulisse Bellini, giornalista di una testata nazionale, incontrato in circostanze boccaccesche. I due, ormai pensionati e liberi da impegni, saranno ossessionati dai propri fantasmi: lui dal desiderio di un’affermazione che la carriera gli ha negato, lei dal bisogno irrefrenabile di ricucire i frammenti del proprio passato. Per questo motivo iniziano a scrivere un romanzo a quattro mani ispirato alle vicende di Borgonuovo. Testimoni e attori di questa ricerca del tempo perduto sono gli amici che abitano nella loro stessa via. Luogo di ritrovo dei loro convivi è Villa Paradiso, simbolo degli sfarzi di un’epoca scomparsa che la compagnia vorrebbe trasformare in un lussuoso resort nel quale vivere insieme il resto dei giorni. A mano a mano che il racconto prende forma, riaffiorano segreti insospettabili che sembrano intrecciarsi con l’oscuro passato di Gilda. Impostato come un diario che abbraccia l’arco di un anno, Gilda è soprattutto un’ironica meditazione sul trascorrere del tempo, di cui “la città che sta cadendo a pezzi” è una provocatoria e malinconica metafora.

“Borgonuovo Terme altro non è che Salsomaggiore Terme, cittadina termale sulle prime colline parmensi, ricordata negli annali per le sue acque e per le 39 edizioni di Miss Italia che ci hanno avuto luogo fino al 2010”, spiega l’autore Corrado Ajolfi, classe 1950, cardiologo di Parma da sempre appassionato di narrativa. Da piccolo, destinava una quota della sua paghetta settimanale per acquistare i libri del Club degli Editori. Durante il liceo ha iniziato a scrivere poesie e un romanzo autobiografico. Il tutto quasi interamente a mano, di questi tempi una notizia. Nei primi anni ‘80 ha dotato il reparto in cui lavorava di una cartella clinica informatizzata, addestrando i colleghi medici e il personale infermieristico al suo corretto utilizzo. Con il pensionamento ha ricominciato a scrivere romanzi e racconti: “Da bambino volevo essere scrittore e sono diventato medico. Invecchiando sono tornato bambino per diventare scrittore”, racconta di sé. 

“Gilda” è il quinto romanzo che pubblica. Nel 2011, infatti, ha debuttato con “Come germogli di Talea” (Editrice Caosfera) col quale ha vinto il premio della critica al Pegasus di Cattolica; nel 2013 ha pubblicato “Gli abiti del male” (ilmiolibro.it); nel 2015 “L’opera postuma” (Intrecci) e nel 2021 “Gli ulivi di Trequanda” (Intrecci). 

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