“Lavoro” è una delle parole oggi più sulla bocca degli italiani, dunque nella loro testa e nei loro cuori. Un lavoro del quale c’è sempre più bisogno e che oggi sta animando un dibattito intenso e costante sui tanti ambiti e tra tutte le generazioni, dai giovani agli adulti, che il lavoro stesso dalla sua posizione di assoluta centralità arriva ad lambire ed interessare.
Uno di questi, per il lavoratori, è da sempre quello della sicurezza.
Un aspetto nei confronti del quale l’attenzione è e deve essere crescente. Attiva sul fronte da tempo e con grande forza è l’UGL, che oggi ha portato a Napoli il tour “Lavorare per vivere” per ricordare le 1029 vittime sul lavoro nel corso del 2017, progetto nato dall’intuizione di Attilio Lombardi e organizzato dalla sua ItalCommunications. Con una modalità molto efficace per permetterci di comprendere quanto importante sia il dato appena citato, ovvero con le centinaia di sagome bianche oggi presenti in Piazza del Plebiscito: un’immagine molto forte capace d’indurre ad una riflessione profonda tutti noi, cittadini, lavoratori e soprattutto le Istituzioni, chiamate ad essere in prima linea per la garanzia del diritto alla sicurezza sul posto di lavoro.
Paolo Capone, Segretario Generale dell’Ugl, ci offre un’interessante fotografia della situazione attuale, che vede ammontare “nei primi 9 mesi del 2018 le morti a 834, ovvero l’8,5% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Solo in Campania si sono registrati 55 decessi, di cui 16 nella provincia di Napoli. Sono numeri imbarazzanti che devono far riflettere sulla necessità di un maggiore impegno istituzionale con il fine di contribuire ad una implementazione dei controlli sui luoghi di lavoro.”