“L’Oracolo dell’Apocalisse”

Oggi  alle 19.00 presso la Libreria Eli, un nuovo spazio culturale nel cuore di Roma, l’autrice Francesca Romana Valente, archeologa, spe­cializzata in esoterismo e archeologia cristiana,e l’artista Mariuccia d’Angiò presentano rispettivamente il libro e le illustrazioni che hanno dato vita alla loro collaborazione incentrata sull’interpretazione, esoterica da un lato, artistica dall’altro, del libro biblico dell’Apocalisse di Giovanni.

Un incontro che sarà soprattutto un’occasione per scoprire le diverse e sorprendenti interpretazioni di uno dei libri più temuti, che da secoli influenza l’immaginario collettivo e che, se letto e studiato, può essere, sorprendentemente, meno temibile appunto di quello che siamo portati a pensare. 

La mostra presenta le illustrazioni che hanno ispirato i tarocchi dell’Oracolo dell’Apocalisse e che l’artista Mariuccia d’Angiò illustratrice specializzata in varie tecniche, già autrice di diversi libri illustrati sui miti e l’arte, mette a disposizione del pubblico per l’occasione.  L’Apocalisse di Giovanni è un libro che parla al lettore per immagini, attraverso un codice fatto di simboli a volte terrificanti, come la celebre Bestia, o rassicuranti, come la Donna vestita di Sole. Il testo apocalittico ha ispirato vari celebri artisti, quali Blake, De Chirico o Dalì, ognuno dei quali ne ha fornito una personalissima interpretazione.

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Sport è cultura, anche nel combattimento. Talenti italiani crescono

Uno sport che continua a diffondersi, facendo conoscere le regole ed i valori dietro quello che non è solo uno scambio di colpi. Purtroppo spesso viene esasperato da chi non è in grado di cogliere le regole, la preparazione e il rispetto che sono alla base di queste discipline. A volte purtroppo, come dimostra un recente incontro di rango globale, anche alcuni professionisti, ma più spesso persone che vedono in questo sport solo un confronto fisico. Un confronto che invece è prima di tutto psicologico e mentale.

Anche l’Italia si sta facendo conoscere in modo sempre più efficace, con nuovi fighters e talenti ad entrare nell’arena. Uno di questi è Gabriele Casella, che lo scorso 1 dicembre ha sconfitto Dani “Breezy” Traore in Bellator Kickboxing (categoria 80 kg) per verdetto unanime della giuria. 

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“Viaggi da imparare”

L’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, all’interno del progetto “Viaggi da Imparare”, propone un concorso indirizzato alle scuole superiori per la realizzazione di un video ispirato al tema dell’accoglienza. Il video vincitore diventerà uno degli spot ufficiali di UNHCR.

Un tema molto attuale e delicato, che vede interessate questioni come l’integrazione e – di conseguenza –  la sicurezza, che no si può assolutamente trascurare come priorità dei cittadini di un Paese. Questo progetto intende essere, in questo contesto, uno stimolo sia per la sensibilità che per la creatività dei ragazzi attraverso le scuole che a quest’indirizzo http://concorso.viaggidaimparare.it/, all’interno del sito Viaggi da Imparare realizzato da UNHCR in collaborazione con il MIUR, potranno trovare il modo di trasformare la loro idea in spot. Una volta iscritte nella sezione dedicata del sito, le classi avranno la possibilità di seguire un percorso interattivo a step fatto di quiz, contenuti educational, storie e testimonianze reali di ragazze e ragazzi rifugiati.

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Cronaca dei rimedi del giorno dopo. Ragazzi, “educazione” è libertà

Non può e non deve più essere così. Analisi e provvedimenti del giorno dopo devono necessariamente diventare analisi e provvedimenti preventivi, del giorno o dell’anno prima. Questa nuova tragedia scuote particolarmente gli animi per la giovane età delle vittime coinvolte ma anche per il teatro in cui tutto ciò avviene: un luogo di divertimento. Vogliamo essere chiari e sintetici e soffermarci su due aspetti importanti da mettere a fuoco.

In primis, soluzioni a monte e non a valle delle tragedie: soluzioni ed azioni a garanzia della sicurezza che vedano la luce non “a buoi scappati” ma grazie ad una corretta azione di verifica dei controllori, da un lato, insieme ad una gestione responsabile di coloro cui fanno capo determinate attività, specie quelle che hanno a che fare con l’incolumità delle persone, dall’altro. Detto questo in modo molto chiaro e diretto, non può sfuggirci una considerazione centrale che riguarda la vita dei giovani. In particolare con i luoghi del loro svago, del divertimento, che sempre più si trasformano in momenti di eccessi, a danno di sé stessi, fino a casi eclatanti come questi. Da una semplice e stupida – ma pericolosa –  moda come quella dello spray al peperoncino che sembra aver innescato la tragedia, al sempre più diffuso consumo di stupefacenti.

Perché ormai il divertimento non si può più definire tale se non prevede sballo o perdita di controllo. È questo il messaggio brutto e distorto da correggere. Anche perché, sinceramente, neppure veritiero. Non è una frase fatta ma ci si può divertire benissimo senza rischiare letteralmente la pelle o comunque andarci spesso vicini. In questo, purtroppo, bisogna riconoscere anche le responsabilità di nuovi modelli che tutto sembrano, furchè educativi. Onestamente nessuno può giudicare morale e gusti personali, ma ho un’idea personale e chiara a riguardo.

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