La solidarietà non va in vacanza

Un servizio che non solo va incontro alle esigenze delle famiglie nel momento in cui le scuole chiudono per le vacanze estive, ma un servizio e un contributo di grande valore sociale…


Alcune famiglie non devono fronteggiare solamente la questione costi alti dei centri estivi ma anche l’impossibilità di trovare strutture che accolgano i propri figli perchè portatori di disabilità. Un dramma nel dramma a cui cercano di sopperire le tante associazioni che nei territori si adoperano per regalare a questi ragazzi momenti di svago e di felicità come in ogni normalissimo campo estivo. Tra le mille storie di volontariato e cooperazione c’è quella della cooperativa Indaco di Aosta che ha messo in campo una formula innovativa chiamata “ L’avventura inaspettata”. In cosa consiste?
É un’iniziativa che vede studenti di scienze umane affiancare i ragazzi con disabilità per donare ai partecipanti del summer camp un’avventura davvero impensabile per loro: una settimana nei boschi locali tra parchi avventure, escursioni, gite sul gommone e tanta voglia di stare assieme assaporando quella normalità che l’estate a loro nega con la chiusura delle scuole. Dando dunque anche  respiro alle famiglie fragili che hanno bisogno di sapere i loro figli felici pur continuando ad avere la possibilità di lavorare. La cooperatova Indaco dona queste esperienze alle famiglie che lo richiedono grazie ad una raccolta fondi su piattaforma Eppela sponsorizzata da Msd crowdcaring che permette loro di coprire la maggior parte dei costi.

”L’importanza di questa esperienza è comprendere come il valore della diversità in realtà non è un ostacolo ma un trampolino di lancio” dice Matteo Gobbo studente del quarto anno dell’istituto Maria Adelaide di Aosta, che ha partecipato lo scorso anno al summer camp l’avventura inaspettata, “ i ragazzi con disabilità ci mostrano ogni giorno la resilienza e la determinazione con affrontano le difficoltà quotidianamente. Un’esperienza che mi ha arricchito umanamente e professionalmente”.

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