Psicologi sul virus: si attenzione, no panico

L’ORDINE DEGLI PSICOLOGI SULLA DIFFUSIONE DEL VIRUS: INDICAZIONI PER CITTADINI E PSICOLOGI, SUPPORTO ALLE AUTORITA’

Il sistema dell’informazione sta fornendo dettagli e notizie costanti, dando voce a medici e scienza. In tale ambito vogliamo dar conto del lavoro degli psicologi, a partire dall’istituzione da parte proprio del Consiglio Nazionale Ordine Psicologi di una TASK FORCE coordinata dal presidente David Lazzari e composta dai membri dell’Esecutivo, dai referenti delle associazioni o reti psicologiche attive nella Protezione Civile. 

Il problema oggettivo del “coronavirus” diventa problema soggettivo in relazione al vissuto psicologico, alle emozioni e paure che il tema suscita nelle diverse persone.La “percezione del rischio” può essere distorta e amplificata sino a portare a condizioni di panico che non solo possono essere ingiustificate ma aumentano il rischio perché portano a comportamenti meno razionali e ad un abbassamento delle difese, anche biologiche, dell’organismo.

E’ bene quindi affidarsi ai dati e alla comunicazione diffuse dalle autorità pubbliche e alle indicazioni di cautela e prevenzione in essa contenute:

– Ministero della Salute: http://www.salute.gov.it/nuovocoronavirus

– Istituto Superiore di Sanità: https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/

Non cercare di placare l’ansia inseguendo informazioni spesso amplificate ed incontrollate. Ricordare che l’eventuale esposizione al virus non è sinonimo di malattia, che la contagiosità non equivale alla reale pericolosità per la salute umana, che esistono indicazioni pratiche per ridurre il pericolo. Che avere timori e paure è normale ma non ansia generalizzata, angoscia o panico, che non aiutano e sono controproducenti.

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