Alleanza a due (o più) voci per il futuro

Il cosiddetto “Occidente” si trova oggi a fronteggiare sfide che vedono tutti i suoi Paesi accomunati da esigenze e prospettive. In quest’ottica la dimensione europea di un comune sentire non può prescindere da azioni messe in campo in modo sinergico e (dunque) efficace.

In questo solco si colloca la serie degli “Strategic Dialogues” organizzati da Fondazione Konrad Adenauer, Centro Studi Americani e Formiche. Italia e Germania, infatti, possono oggi contribuire al rafforzamento della Difesa europea (con lo Strategic Compass) e all’adattamento dell’Alleanza Atlantica. Una linea condivisa dai ministri Annegret Kramp-Karrenbauer e Lorenzo Guerini, protagonisti dell’evento web “La Nato tra difesa europea e sfide globali”, parte del ciclo di incontri sopra citato. Deve essere quanto mai chiaro che la dimensione dei fenomeni supera i nostri confini, pur sempre da difendere nell’ottica dell’ “interesse nazionale”, ma inseriti di un contesto internazionale che è sempre più parte della nostra quotidianità e deve rappresentare, dunque, la “culla” di azioni comuni, proprio a tutela del nostro sistema – Paese.

Questo è il presente che viviamo tutti e sarà, soprattutto, il futuro che i giovani si troveranno sempre più ad affrontare: un futuro di interdipendenze che si fanno sempre più solide e globali…

Continua a leggere



Alla (ri)scoperta del “Belpaese”

“Una casa per gli italiani”. Questo il nome del progetto lanciato da Property Managers Italia, Associazione Nazionale di categoria del Turismo Residenziale: proposte di soggiorno negli angoli più affascinanti (ma a volte poco conosciuti) del nostro Paese, a prezzi ribassati di almeno il 20%, e con l’omaggio di una polizza assicurativa sanitaria. “L’intento è duplice” spiega il presidente di PMI Stefano Bettanin. “Da un lato dare alle famiglie italiane, anche se devono fare i conti con minori introiti a causa della pandemia, la possibilità di fare una vacanza dopo i mesi di lockdown, dall’altro aiutare i property managers, che si… Continua a leggere


Il futuro tra arti e cultura

Giusto ricordare che la cultura non è solo sfoggio di saperi e conoscenze, ma per il nostro Paese una risorsa di primissimo piano. Non solo come patrimonio in sè ma come sostegno per il sistema socio-economico: la ripartenza può avvenire anche e soprattutto grazie al sostegno di uno dei pilastri della nostra tradizione. Soprattutto nella giornata di oggi, dedicata a una delle sue arti più rappresentative. 

Una cultura, quella italiana, basata infatti sui beni più rappresentativi della nostra tradizione nazionale e proprio sulle tanti arti, rese note da altrettanti da grandi nomi passati alla storia. Scultura, pittura, teatro, cinema e tanti tanti altri fino alla danza, su cui oggi ci soffermiamo per dedicare la giornata internazionale dedicata a quest’arte nobile. E’ bene che i ragazzi, primi appassionati di arte e cultura, siano consapevoli e si facciano promotori delle potenzialità del nostro patrimonio.

In particolare, parliamo oggi dell’Accademia nazionale di danza, che dedica questa giornata a possibili nuove forme di comunicazione e relazione. 

Continua a leggere



Vento del sud, le risorse da conoscere

Il perchè di questo approfondimento sta nel bel messaggio che lancia in un momento complesso come l’attuale, pensando tanto alla difficile terra del Sud. Che resta una terra meravigliosa e ricca di risorse, che vanno valorizzate e ci devono far ben sperare per il futuro.

Di nomi e luoghi noti si sente spesso parlare, qui vogliamo far conoscere risorse meno note e nascoste che fanno però parte del nostro patrimonio nazionale. E’ questa una delle ragioni che ha spinto Francesco Maria Spanò, autore di orgogliose origini calabresi, a mettere al centro della sua ultima opera dedicata alla meraviglia di Gerace.

Continua a leggere



Prima gli italiani, anche i cantanti?

 
Verrebbe da richiamare cosí una canzone di ormai tempo fa pensando proprio al dibattito ultimamente sviluappatosi attorno alla musica italiana, alla sua tradizione ed al suo futuro.
 
Il Festival di Sanremo ha fatto parlare molto di sé, anche piú del solito. La canzone che ha vinto, risultando dunque la migliore canzone italiana, in realtá non é riconosciuta come tale, da piú parti.
Ma c’é di piú oggi. Una proposta che intende valorizzare la nostra musica, dare spazio agli esordienti, tutelare la nostra tradizione: è questo l’obiettivo di una proposta di legge a prima firma Alessandro Morelli, Presidente della commissione Trasporti e telecomunicazioni della Camera e fino allo scorso anno direttore di Radio Padania.
 
Prima gli (artisti) italiani allora? 

Continua a leggere



Soluzione “quote giovani”?

Giovani, laureati: pochi e male utilizzati. Oggi abbiamo commentato a Mattino5 i risultati del rapporto Ocse “Strategie per competenze”: la situazione italiana è quella sopra sintetizzata, in poche battute. Secondo l’Ocse “solo il 20% degli italiani tra i 25 e i 34 anni è laureato, rispetto alla media del 30%” si legge nel rapporto, in cui si aggiunge che “gli italiani laureati hanno, in media, un più basso tasso di competenze” in lettura e matematica (26esimo posto sui 29 paesi Ocse) e non vengono utilizzati al meglio, risultando un po’ bistrattati. L’ Italia è “l’unico Paese del G7” in cui la… Continua a leggere


Un “giullare” da ricordare , un talento da studiare

dario-fo-hai-vinto-il-nobel-770x432

Artista, a tutto tondo. Come definire, se non così, il “giullare moderno” Dario Fo. Lo dice la motivazione con cui gli è stato assegnato il Premio Nobel, il 9 ottobre del 1997: “perché, seguendo la tradizione dei giullari medievali, dileggia il potere restituendo la dignità agli oppressi”.

Ci sono foto, video che, a proposito, ricordano il modo – singolare anche quello – in cui Fo allora apprese la notizia.

Dario Fo, l’ultimo italiano a vincere il Nobel per la letteratura. Può non essere tra gli autori, gli artisti, i “creatori di pensieri” preferiti, ma il suo contributo alla nostra cultura, allo stimolo della nostra cultura, è tale da valergli un ricordo particolare.

Continua a leggere



Un’Italia da celebrare e ricordare, a un mese dalla prima medaglia olimpica di Rossella Fiamingo. Un ricordo che oggi tenga viva e rafforzi la nostra solidarietà

fiamingo

I momenti storici sono e restano tali nel tempo perché legati a due fondamentali aspetti: la celebrazione ed il ricordo.

Nel caso di grandi successi, la celebrazione è, forse, il momento più bello. Un’impronta lasciata sulla storia. Nel caso di circostanze difficili, calamità, è un momento duro, ma non per questo meno importante. Oggi, purtroppo, ne sappiamo qualcosa, ma quello che farà la differenza sarà il tempo, dunque il ricordo: in questi giorni siamo tutti sensibili e consapevoli del dramma del terremoto, ma dovremo esserlo anche domani.

Di qui l’importanza del ricordo. E della memoria storica, tanto preziosa per una collettività, sia essa una semplice comitiva o la propria nazione.

Un mese fa l’Italia conquistava la sua prima medaglia ai Giochi olimpici. E vogliamo proprio ricordarlo con gioia e soddisfazione, condivise con l’atleta che ha “aperto le danze”. Di chi parliamo?

Continua a leggere