Nuove idee e “porte sul futuro”: una nuova tv nel nostro “salotto virtuale”…

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Una nuova avventura sul web, portatrice a sua volta di avventure e possibilità per tutti. La Sdl Tv vuole essere questo: un nuovo canale per comunicare e per offrire opportunità d’incontro, nel nostro salotto di casa virtuale, la rete.

Sonia Bruganelli, editrice di SDL TV, ci racconta di questo progetto e della sua nascita. A colpirci subito è la contestualizzazione del lancio di questa nuova attività, ovvero la recente edizione di Tennis & Friends al Foto Italico di Roma, iniziativa promossa con il Policlinico Gemelli dal Prof. Giorgio Meneschincheri. Occasione, preziosa, per richiamare l’attenzione pubblica, in una cornice che sottolinea l’importanza dello sport e dei suoi valori, sulla centralità della prevenzione, con veri e proprio ceck up gratuiti eseguiti sul posto.

La nostra conversazione con Sonia, che lascia trasparire tutta la sua passione (generazioni, annotate..), parte proprio da qui…

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Un “giullare” da ricordare , un talento da studiare

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Artista, a tutto tondo. Come definire, se non così, il “giullare moderno” Dario Fo. Lo dice la motivazione con cui gli è stato assegnato il Premio Nobel, il 9 ottobre del 1997: “perché, seguendo la tradizione dei giullari medievali, dileggia il potere restituendo la dignità agli oppressi”.

Ci sono foto, video che, a proposito, ricordano il modo – singolare anche quello – in cui Fo allora apprese la notizia.

Dario Fo, l’ultimo italiano a vincere il Nobel per la letteratura. Può non essere tra gli autori, gli artisti, i “creatori di pensieri” preferiti, ma il suo contributo alla nostra cultura, allo stimolo della nostra cultura, è tale da valergli un ricordo particolare.

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Ma, allora, è mezzo pieno o mezzo vuoto..?

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Allora c’è una buona notizia: gli occupati aumentano fino al 57,3% tra giugno e luglio 2016, un livello che non si raggiungeva dal 2009. Parola dell’Istat.

Sembrerebbe essercene, però, anche una cattiva: il tasso di disoccupazione a giugno è risalito all’11,6%, in aumento di 0,1 punti percentuali su maggio.  Per i giovani, invece, è sceso fino al 36,5 per cento.

La verità è che spesso è difficile anche decifrare questi dati e capire cosa realmente, a livello sociale, stia succedendo. Prendendo la parte più incoraggiante di questa notizia, resta il fatto che, anche i giovani più dinamici e propositivi, vedono intorno ancora spazi molto ridotti per un percorso professionale stabile, che vada dall’ingresso in realtà consolidate fino all’avvio di nuove attività d’impresa ed individuali.

Il punto è che le generazioni sulle quali bisognerebbe maggiormente investire sembrano essere quelle maggiormente bloccate, depotenziate. A causa di fattori esterni, ma anche della sfiducia che vanno maturando. Una sfiducia legata ad assenza di riferimenti e garanzie concrete, a partire dalla situazione ai limiti del “civile” in cui versa il mercato del lavoro, ma anche e soprattutto punti di riferimento fondamentali da punto di vista morale e psicologico. Dalla famiglia alle Istituzioni, sono sempre più lenti i riferimenti “sociali” che dovrebbero garantire momenti di condivisione, non solo lavorativa.

Non bisogna sottovalutare i disagi di generazioni nelle cui mani è riposto il futuro di tutti.

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