Viviamo ormai in stanze con pareti di cristallo. E quando siamo al sicuro, tra pareti solide e convenzionali, siamo noi stessi a renderle penetrabili alla vista, con il bisogno e la volontà di far conoscere al mondo quello che pensiamo e regolarmente facciamo.
Oggi c’è chi di questo fa un mestiere. Accettando di buon grado (?) l’apertura delle porte della propria vita al palcoscenico della rete. Con ciò che ne consegue, di buono o meno, nel vivere la propria quotidianità e nel mettera al centro di quelle altrui. Dunque di valutazioni, giudizi, complimenti ed offese.