Il 18 e 19 novembre si è tenuto a Roma presso il Teatro Olimpico il Convegno scientifico internazionale “Cinquant’anni di Istinto di morte e conoscenza – La Teoria della nascita umana e le sue implicazioni” per i 50 anni dalla pubblicazione del primo libro dello psichiatra Massimo Fagioli che scardinò la psicoanalisi di Freud e gettò le basi per la psichiatria come psicoterapia. Si può parlare ti teorie su cui confrontarsi, esprimere consensi o qualsiasi osservazione critica, ma il messaggio centrale è il ruolo di equilibrio e “mente” nella vita di tutte le generazioni…
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Psicologia per la vita
Una nuova era per la psicologia. A spiegare è David Lazzari, Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, che tanto ha contribuito a quella che si va affermando come nuova cultura della Persona, dalle generazioni più adulte alla particolare attenzione per quelle di giovani e ragazzi.
“A 25 anni esatti dalla definizione del nostro Codice deontologico, sono cresciute le scienze psicologiche e le evidenze sul ruolo della dimensione psicologica…
Salute, in rosa
Uno di messaggi più importanti da ricordare e ribadire è quello della prevenzione. E’ un momento storico in cui la salute pubblica è al centro dell’attenzione di tutti, per questo se ne parla con grande frequenza. dalla prevenzione alla terapia, è fondamentale ricordare ciò che riguarda spesso fasce più adulte di popolazione, prestando attenzione al proprio bene essere sin da giovani…
Pensare anche anche alla “terza e quarta età”
Parlare di generazioni spesso significa parlare di giovani, ma senza distogliere l’attenzione da quelle che rappresentano la “controparte” del dialogo e del confronto generazionale tanto e costantemente auspicato.
Il recente report 2019 (pubblicato a luglio 2021) dell’Istat si concentra proprio sulla popolazione “grande”, anziana, presentando una fotografia del suo stato di salute e delle inequivocabili sulle criticità correlate, che nell’anno successivo la pandemia ha esasperato, rendendo non più procrastinabili cambiamenti e azioni incisive a livello sociale e sanitario. In quest’ottica si colloca anche la riflessione della comunità professionale, clinica e scientifica, degli psicologi attraverso una lettura dei dati che sappia mettere al centro le persone, la loro sofferenza, i loro bisogni, il loro diritto al benessere e ad una vita dignitosa ad ogni età e a fronte di malattie e gravi limitazioni, come il report mostra. Generazioni da tutelare in quanto tali e il cui benessere tanto impatto ha anche su quelle successive.
David Lazzari, Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, e Giovanna Ferrandes, Vice Presidente Nazionale della Società Italiana Psicogeriatria, ci offrono una lettura dello stato di benessere e salute della popolazione, soprattutto anziana, che “va fatta in ottica multidimensionale, altrimenti il rischio è negare la problematicità e perdere elementi importanti per costruire percorsi di miglioramento della qualità di vita e della qualità delle cure. La salute è un concetto dinamico e in continuo movimento rispetto al rapporto dell’individuo con l’ambiente. Riguarda la collettività e non solo il singolo…”
Diritto alla salute.. psicologica
Torniamo a parlare di equilibrio e salute, psiche. Perché di questi tempi è diventato un tema (ulteriormente) centrale nella vita di tutti i giorni, già frenetica nella normalità e che ci vede ancor più “sotto pressione” nell’emergenza.
I ragazzi, con i loro progetti di vita, sono alle prese con un presente difficile e un futuro dai tratti ancor più sbiaditi.
Psicologi sul virus: si attenzione, no panico
L’ORDINE DEGLI PSICOLOGI SULLA DIFFUSIONE DEL VIRUS: INDICAZIONI PER CITTADINI E PSICOLOGI, SUPPORTO ALLE AUTORITA’
Il sistema dell’informazione sta fornendo dettagli e notizie costanti, dando voce a medici e scienza. In tale ambito vogliamo dar conto del lavoro degli psicologi, a partire dall’istituzione da parte proprio del Consiglio Nazionale Ordine Psicologi di una TASK FORCE coordinata dal presidente David Lazzari e composta dai membri dell’Esecutivo, dai referenti delle associazioni o reti psicologiche attive nella Protezione Civile.
Il problema oggettivo del “coronavirus” diventa problema soggettivo in relazione al vissuto psicologico, alle emozioni e paure che il tema suscita nelle diverse persone.La “percezione del rischio” può essere distorta e amplificata sino a portare a condizioni di panico che non solo possono essere ingiustificate ma aumentano il rischio perché portano a comportamenti meno razionali e ad un abbassamento delle difese, anche biologiche, dell’organismo.
E’ bene quindi affidarsi ai dati e alla comunicazione diffuse dalle autorità pubbliche e alle indicazioni di cautela e prevenzione in essa contenute:
– Ministero della Salute: http://www.salute.gov.it/nuovocoronavirus
– Istituto Superiore di Sanità: https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/
Non cercare di placare l’ansia inseguendo informazioni spesso amplificate ed incontrollate. Ricordare che l’eventuale esposizione al virus non è sinonimo di malattia, che la contagiosità non equivale alla reale pericolosità per la salute umana, che esistono indicazioni pratiche per ridurre il pericolo. Che avere timori e paure è normale ma non ansia generalizzata, angoscia o panico, che non aiutano e sono controproducenti.
Sport è Cultura!
Un’Italia da celebrare e ricordare, a un mese dalla prima medaglia olimpica di Rossella Fiamingo. Un ricordo che oggi tenga viva e rafforzi la nostra solidarietà
I momenti storici sono e restano tali nel tempo perché legati a due fondamentali aspetti: la celebrazione ed il ricordo.
Nel caso di grandi successi, la celebrazione è, forse, il momento più bello. Un’impronta lasciata sulla storia. Nel caso di circostanze difficili, calamità, è un momento duro, ma non per questo meno importante. Oggi, purtroppo, ne sappiamo qualcosa, ma quello che farà la differenza sarà il tempo, dunque il ricordo: in questi giorni siamo tutti sensibili e consapevoli del dramma del terremoto, ma dovremo esserlo anche domani.
Di qui l’importanza del ricordo. E della memoria storica, tanto preziosa per una collettività, sia essa una semplice comitiva o la propria nazione.
Un mese fa l’Italia conquistava la sua prima medaglia ai Giochi olimpici. E vogliamo proprio ricordarlo con gioia e soddisfazione, condivise con l’atleta che ha “aperto le danze”. Di chi parliamo?