Evoluzione tribale

L’evoluzione rispetta una legge inesorabile. Non c’è spazio senza tempo, non c’è tempo senza, appunto, evoluzione.

C’è però un futuro che può nascondere comportamenti e tendenze del passato. E se quelle “nobili” sono una bella eredità, quelle che ci fanno tornare ad atteggiamenti “tribali” sono da analizzare con cautela.

“Evoluzione tribale”, dunque, vuole richiamare l’attenzione sul rischio di vedere sfumare traguardi che l’evoluzione ci ha permesso di conquistare. Dal modo di esprimerci a quello di guardare al prossimo, una società evoluta dovrebbe conoscere meno fenomeni che vedono prevalere “l’impulso” rispetto al ragionamento, la “tolleranza” rispetto all’esclusione, l’ “interesse generale” rispetto a quello limitato o dei singoli…

È ciò su cui vuole richiamare l’attenzione questo saggio, che mette al centro i comportamenti individuali e la loro importanza nel farsi “collettivi”, in un momento storico in cui la crisi può acuire certe caratteristiche personali che si fanno, appunto, sociali.

Pensiamo alla lingua: il nostro attuale vocabolario si è gradualmente impoverito di termini, a scapito della capacità di elaborazione. In parallelo il quoziente d’intelligenza medio della popolazione mondiale è stato in continuo aumento, fino allo stop conosciuto alla fine degli anni novanta: da questo momento in poi ha iniziato gradualmente a decrescere. Perché? È nostro dovere chiedercelo, considerato che il tempo in cui viviamo vede l’esaltazione di valori come l’innovazione, lo sviluppo, l’emancipazione sociale. A partire da quella femminile: un dato che dovrebbe essere ampiamente acquisito ma vede ancora “sacche” d’incomprensione, per lo meno sempre più limitate, rispetto a un fenomeno che può solo definirsi scontato.  

E ancora, una società in cui dovrebbe esserci crescita di conoscenza, non decrescita. Dovrebbero sentirsi meno violenze frutto di ogni impulso triviale, a partire da quelli sessuali, ancora invece tristemente diffuse. Dovrebbe spiccare il trionfo della “critica” e non dello “slogan”, che spesso invece prevale in tutti i contesti fino a quelli più autorevoli e istituzionali. 

Esiste, infatti, anche un dibattito sulla relazione tra concetto di tribù e Stato, uno degli altri aspetti che la crisi attuale rischia di acuire, come dimostra l’emergere di molti “regionalismi”, per quanto giustificati da differenti specifiche esigenze.

Cerco di spiegarvelo con pensieri e analisi di quello che si sta svolgendo sotto i nostri occhi, dunque, per condividere informazioni, previsioni e strumenti utili ad agire in modo responsabile e consapevole rispetto al nostro futuro! Realmente evoluto.

Qui le info e l’ebook a disposizione:

https://www.luissuniversitypress.it/content/evoluzione-tribale