Daniele Santi, Presidente del Comitato Senzatomica, ci introduce l’iniziativa che si tiene questi giorni a Vienna, presso la sede della Nazioni Unite: la due giorni della Prima Conferenza degli Stati Parti del Trattato per l’abolizione delle armi nucleari (TPNW). Senzatomica parteciperà, infatti, ai diversi appuntamenti in programma per la “Nuclear ban week” organizzata da ICAN, la campagna di sensibilizzazione per abolire le armi nucleari vincitrice del premio Nobel per la pace del 2017…
“La direttrice esecutiva della International campaign to abolish nuclear weapons, premio nobel per la pace nel 2017, nel suo discorso di apertura per la settimana di abolizione delle armi nucleari, che si sta tenendo a Vienna, ha parlato dei sopravvissuti ai test nucleari dicendo che non indossano mantelli o maschere – dichiara Santi – il mondo potrebbe non riconoscerli per quello che sono realmente, ovvero degli eroi. Il mondo potrebbe non sapere come il loro attivismo e quello della gente comune, della società civile, dovunque, sia stato così assolutamente straordinario da salvare il mondo. La società civile in tantissime situazioni, dalla crisi dei missili a Cuba e in altre ha ridotto, con il suo intervento, il rischio di una guerra nucleare, perché noi non possiamo dare per scontata, anche oggi, l’assenza di una guerra nucleare. Sono state sempre le persone a contrastare la minaccia dell’uso delle armi nucleari impedendo che la guerra nucleare di verificasse. Adesso il rischio di una guerra nucleare è molto più alto di quanto non lo sia mai stato, visto anche le aperte minacce di usare le armi nucleari. Ancora una volta è la società civile che lavora insieme ai governi responsabili, insieme alle organizzazioni internazionali, incoraggiando gli Stati che ancora non si sono avvicinati al Trattato per la proibizione delle armi nucleari, ad abbandonare queste politiche basate sulla deterrenza. Tral’altro la deterrenza si è mostrata fallimentare dopo l’invasione della Russia all’Ucraina, le armi nucleari sono state infatti utilizzate come strumento di ricatto”.
Cosa ddi dovrebbe fare semplicemente rispetto al ricorso alla armi nucleari?
“Noi come Senzatomica e Rete Italia pace e disarmo abbiamo lanciato una mobilitazione “Italia ripensaci”e continueremo con la strada del dialogo convinti che ad un certo punto anche il governo italiano dovrà rendersi conto che il contenuto del dibattito internazionale è cambiato e che il TPNW è la nuova norma perché dà voce alla maggioranza degli Stati che non accetta la logica secondo la quale queste armi garantiscano la sicurezza. L’unica soluzione possibile è l’assoluto disarmo nucleare”
Che ruolo hanno i giovani in questa vostra “mission”?
“In quanto presidente di Senzatomica sono orgoglioso che insieme a me la delegazione di Senzatomica sia composta da otto meravigliosi giovani. Qui ne abbiamo incontrati tantissimi e chiedono che questa corsa al riarmo venga fermata e si inverta la direzione. Chiedono anche che l’NPT, il trattato della non proibizione venga attivato e implementato. Non scordiamoci che nel 2015 l’ultima conferenza dell’NPT è finita con un fallimento, non c’è stata una risoluzione approvata all’unanimità, una conclusione. La prossima si terrà ad agosto e quindi sarà molto interessante seguire questa conferenza per i giovani, alla luce della prima conferenza per gli Stati parti che si terrà domani. Chiedono inoltre i giovani che questo rischio delle armi nucleari venga preso seriamente. Dovremmo aver imparato dal Covid 19 che, se non siamo preparati, non siamo in grado di gestire un’emergenza, figuriamoci se ci dovesse essere una guerra nucleare. Il Trattato per la proibizione delle armi nucleari non è un fine né è l’eliminazione delle armi nucleari. Quindi il TPNW funge da strumento per spingere più Stati verso l’eliminazione delle armi nucleari. Il fatto stesso che tanti giovani si stiano prendendo la responsabilità partecipando, informandosi e attivandosi nei propri paesi è l’aspetto che dà più speranza ad un futuro libero da armi nucleari”
Che contributo desiderereste dare a livello istituzionale?
Come Senzatomica e Rete italiana Pace e disarmo siamo assolutamente aperti a sostenere le istituzioni e il governo per capire in quali modi ci si possa avvicinare. In questo è stata utile la risoluzione presentata dall’on. Boldrini e adottata dalla commissione esteri della camera dei deputati. Penso che sia importante che ci si sieda al tavolo e si capisca quali passi concreti possono essere implementati immediatamente da parte dell’Italia, la cui tradizione civile è improntata alla ricerca della pace e del suo perseguimento.