Che il digitale sia non solo il futuro, ma il nostro presente è un dato ormai evidente.
Il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi ci comunica proprio l’incremento del ricorso alle tecnologie anche da parte dei bambini: dall’ora e mezzo dei 4 anni fino alle tre ore e mezzo degli anni. Un approccio da analizzare con cura, ma che delinea chiaramente gli sviluppi della nostra vita, personale e professionale…
Digitalizzazione che è entrata come priorità anche nell’ambito della vita politica a partire dalle prime parole di Mario Draghi, Presidente del Consiglio incaricato, che al Palazzo del Quirinale ha dichiarato di voler perseguire come obiettivi prioritari il completamento della campagna vaccinale e la garanzia risposte ai problemi quotidiani dei cittadini attraverso il rilancio economico del Paese. Draghi aggiunge un attimo dopo come poter raggiungere questi traguardi, soffermandosi anche sul ruolo delle grandi risorse europee.
“Un’importante risposta alla crisi più feroce che ha colpito la nostra società è rappresentata dal Next Generation EU, un pacchetto di riforme utile ad affrontare l’emergenza e colmare il gap italiano in materia di digitalizzazione”. Così dichiara Mauro Nicastri, Presidente di Aidr (Associazione Italia Digita Revolution) che prosegue” Non è un caso che il filo conduttore di questo, che è stato ribattezzato il nuovo “Piano Marshall”, passi attraverso utilizzo di nuove tecnologie, interventi strutturali, progetti di rilancio digitali: in quest’ottica la digitalizzazione non è più una mera opportunità, un valore aggiunto, ma diventa elemento basilare per una crescita diffusa”.
Forti della figura di Mario Draghi e del suo credo, manifestato sin d’ora, quello tratteggiato è un obiettivo da prefissarci da subito, con lo sguardo rivolto a un mondo che è globalizzato e si svilupperà gradualmente e costantemente come tale.