“Stress” da emergenza

Un popolo sotto stress. È quello che rivela un’indagine con dettagli interessanti su una popolazione come la nostra, colpita dalla nota emergenza globale in corso.
Persone che durante il lockdown hanno dimostrato grande responsabilità e altre che invece ultimamente, nel corso dell’estate, hanno manifestato qualche comportamento poco attento. Forse proprio a causa della pressione cui siamo sottoposti da tempo, che interessa come vedremo anche fasce giovani di italiani.


L’indice di stress a gennaio e febbraio, prima della pandemia era in media 49. Da allora lo scenario è cambiato, tranne il post lockdown con 53 siamo sempre sopra 10-15 punti – afferma  David Lazzari, Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi – L’ultima rilevazione ci dà un indice di 58 con il 34% della popolazione a livelli di stress elevato. Le fonti principali di stress sono l’emergenza Covid (54%), le preoccupazioni per l’economia (44%), le condizioni lavorative (37%), l’organizzazione famiglia/lavoro e le relazioni con partner e figli (26%). Un quadro allarmante ma comprensibile alla luce della situazione complessiva”. 
Un ulteriore dato che deve richiamare l’attenzione di Istituzioni con efficaci provvedimenti pubblici. 

Nell’analisi bisogna oggi tener conto proprio del citato effetto vacanze. “Il livello di stress, questa settimana, è lievemente più basso di quello rilevato a fine luglio – sostiene Livio Gigliuto, Vicepresidente Istituto Piepoli che ha eseguito l’indagine – Le vacanze hanno però polarizzato la popolazione, creando “due italie”: quella dei “poco stressati” perchè meno preoccupati della situazione sanitaria e quella dei “molto stressati” perché preoccupati della crescita di contagi di agosto. La principale ragione di stress – prosegue – è l’emergenza sanitaria, che prevale ancora sulla crisi economica. È interessante notare come proprio i più giovani (18-35 anni, forse anche perché percepiscono come meno pericolosa per loro la situazione sanitaria) siano i più spaventati della situazione economica: per i giovani la condizione lavorativa, il rischio di perdere il lavoro è ragione di stress praticamente alla pari con la pandemia.
In questo quadro, la situazione politica è un fattore di stress per 1 italiano su 4, e preoccupa soprattutto uomini e over 54”.