La rinascita parte dalle nascite. Gli ultimi dati Istat: “fare famiglia”volere.. e potere?

 

“Nell’Europa soggiogata il tema della fertilità islamica è un tabù che nessuno osa sfidare. Se ci provi, finisci dritto in tribunale per razzismo-xenofobia-blasfemia. Ma nessun processo liberticida potrà mai negare ciò di cui essi stessi si vantano. Ossia il fatto che nell’ultimo mezzo secolo i musulmani siano cresciuti del 235 per cento (i cristiani solo del 47 per cento). Che nel 1996 fossero un miliardo e 483 milioni. Nel 2001, un miliardo e 624 milioni. Nel 2002, un miliardo e 657 milioni. Nessun giudice liberticida potrà mai ignorare i dati, forniti dall’Onu, che ai musulmani attribuiscono un tasso di crescita oscillante tra il 4,60 e il 6,40 per cento all’anno (i cristiani, solo 1’1 e 40 per cento). Nessuna legge liberticida potrà mai smentire che proprio grazie a quella travolgente fertilità negli anni Settanta e Ottanta gli sciiti abbiano potuto impossessarsi di Beirut, spodestare la maggioranza cristiano-maronita. Tantomeno potrà negare che nell’Unione Europea i neonati musulmani siano ogni anno il dieci per cento, che a Bruxelles raggiungano il trenta per cento, a Marsiglia il sessanta per cento, e che in varie città italiane la percentuale stia salendo drammaticamente sicché nel 2015 gli attuali cinquecentomila nipotini di Allah da noi saranno almeno un milione”.

Cosí piú di qualche anno fa Oriana Fallaci, avrá ragione? 

 

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“Il futuro dei giovani? Progetti concreti, fare rete, promuovere cultura”

Una realtà <<pronta per diventare adulta>>.

Inizia così l’interessante confronto con Domenico De Maio, nuovo Direttore Generale dell’Agenzia Nazionale Giovani. 

<<In un momento storico e sociale evidentemente complesso, di grandi cambiamenti, la nostra ambizione è far diventare l’Agenzia un punto di riferimento per giovani e per under 30, con un nuovo slancio e nuove iniziative al di là di quelle da tempo attive come Erasmus +, che resta un riferimento rilevante>>. 

Parte da qui una riflessione opportuna sui temi della formazione, di quanto sia oggi importante quella “non formale” che va a completamento di quella accademica ed ordinaria di uno studente. Determinante è non solo farne uno strumento ancor più potenziato, ma proporre un nuovo modello culturale basato sul “fare rete”…

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