Generazioni

L’energia del benessere

Parliamo di salute e benessere, da un punto di vista interessante e originale, che riguarda da vicino tutte le generazioni, anche le più giovani. E’ quello del Dott. Fabrizio Cerusico, ginecologo specializzato nella cura dell’infertilità, questione interessa appunto le donne, giovani e anche tutto ciò che ruota attorno al nucleo basilare della famiglia ed a tutte le sue figure. 

Può presentarci la sua attività e illustrare specialmente ai ragazzi come è partito e dove è arrivato il suo percorso?
Sono un ginecologo specializzato in Ginecologia e Ostetricia, con Master in Andrologia e Endocrinologia e insegno da tanti anni all’Università. Ho cominciato con il desiderio da bambino di fare del bene e questo desiderio mi ha portato a fare il medico. È stato un percorso molto lungo come può immaginare, non privo di ostacoli, ma che mi ha reso estremamente felice. Io oggi posso affermare di aver realizzato il mio sogno.

Sul suo sito campeggia una frase di Socrate che inneggia alla ricerca: pensa si potrebbe fare di più in Italia?
L’ideale per la collettività è una società che si basa sulla salute, sulla sicurezza, sulla libertà e sull’istruzione. Sono convinto che si possa fare di più con la ricerca quotidiana, con l’impegno comune e con la voglia di realizzare grandi progetti scientifici. A volte le disponibilità economiche nel nostro Paese non sono adeguate per quello che si vorrebbe fare, ma possiamo dire che in Italia c’è l’eccellenza medica e istituti di ricerca straordinari.

Il suo ultimo libro si chiama Energia della fertilità: può parlarcene?
Non sono uno scrittore, ma mi piace definirmi un “ricercatore con prove”. Il mio è un libro che nasce dopo 25 anni di attività in cui molti dei miei pazienti, dopo essere riusciti ad avere un figlio mi chiedevano di stare bene, in salute. E così, vista la mia esperienza professionale e personale, ho deciso di scrivere una sorta di manuale per aiutare le persone a raggiungere il più possibile il completo benessere fisico e mentale. Questa mia esperienza sul campo mi ha portato alla convinzione che ogni individuo ha un proprio equilibro psicofisico ottimale e più riusciamo ad avvinarci ad esso meglio riusciamo a esprimere tutte le nostre potenzialità, tra le quali la capacità di riprodurci. Questo perché l’equilibrio ottimale corrisponde a livelli più alti di energia corporea e mentale che abbiamo a nostra disposizione. In un certo senso la fertilità dipende dal livello energetico complessivo di una persona, di ognuno di noi. È un concetto semplice e forse proprio per questo motivo il processo è ancora più affascinante. Sono sempre più convinto dell’assoluta necessità di allargare lo sguardo osservando degli elementi che spesso la medicina considera secondari. Come si potenzia la fertilità? Curando la “macchina” biologica, ovvero il corpo ma anche abbracciando e migliorando lo stato emotivo e non per ultimo quello dell’anima. È un libro che ho voluto dedicare a tutte le persone che vogliono migliorare la loro vita. È da questo presupposto che nasce “Energia della Fertilità”.

È una questione che riguarda alcune generazioni in particolare?
Certo. Riguarda soprattutto le nuove generazioni che vivono diversi problemi. Tra questi, in primis, quello del disordine alimentare ed è per questo motivo che nel libro è dedicato ampio spazio alla nutrizione. Per non parlare poi del fumo, prima causa di morte evitabile al mondo. Anche su questo tema mi sono soffermato molto nella stesura del mio lavoro. Purtroppo su questi argomenti ci sono ancora delle criticità per quel che concerne l’informazione: bisognerebbe spingere l’acceleratore sulle nuove generazione per renderli più consapevoli di come alcuni gesti che compiono quotidianamente, e che spesso sembrano innocui, li possano danneggiare per il resto della loro vita.
Il valore della prevenzione: consigli per uomini e donne, sin da giovani
La prevenzione è tutto. Non è uno slogan, è una cosa molto molto seria. Noi medici ci dobbiamo impegnare ad ascoltare maggiormente i nostri assistiti per trovare tutte le soluzioni per poterli far vivere meglio. Lo screening resta un’arma fondamentale, ma per me prevenzione non significare solo richiedere un esame diagnostico – che resta una pratica fondamentale – ma anche aiutare il paziente a tirare fuori i propri disagi, le proprie preoccupazioni, poterlo aiutare secondo i nostri studi scientifici che ad oggi danno maggiori possibilità di spiegare come si può vivere meglio, bene e a lungo.
Lei spesso richiama una visione olisitica, pensa sia un approccio da adottate in modo più diffuso, ognuno a partire dalle sue specifiche competenze?
Il mio richiamo nasce dall’esperienza personale. Il termine olistico deriva dal greco “olos”, ovvero la totalità di qualcosa e in questo caso dell’essere umano. Una persona per il raggiungimento del proprio benessere deve vivere mantenendo il più possibile l’armonia tra mente, corpo e spirito. Di questo sono fermamente convinto.

Quale il contributo dell’alimentazione rispetto ovviamente a un benessere generale ma anche rispetto al suo punto di osservazione su fertilità e questioni affini?
Il contributo dell’alimentazione è determinante. Moltissime malattie provengono da una nutrizione non corretta e allo stesso tempo molte patologie guariscono grazie a quelle che vengono definite “alimentazioni terapeutiche”. La dieta chetogenica sta aiutando a sconfiggere moltissime patologie, e comunque è provato che aiuta nella remissione dei sintomi. Trovo questo argomento talmente importante che sono convinto che dovrebbe entrare come capitolo fondamentale e primario nel corso di studi universitari di Medicina e Chirurgia.

Exit mobile version