Essere e(‘) apparire

 
Tanto importante il “contenuto”, quanto il modo in cui si presenta, diciamolo. nella società contemporanea l’immagine rappresenta, a torto o a ragione, un bligliettino da visita non secondario. dalla vita personale a quella professionale spesso siamo quello che “presentiamo” di noi.
Di qui la tendenza alla cura di mente e corpo, con modelli che a volte estremizzano anche troppo il canone estetico. D’altro canto è pur vero che, dalla natura al nostro “sè”, il nostro è un non do bisognoso di “bellezza”, con l’importanza che hanno le radici di questo concetto nel loro giungere fino al contenuto e alle qualità nascita di un qualsiasi (s)oggetto di bella presenza. Parlando di ragazzi capiamo quanto questo sia sentito, e l’idea di questa riflessione nasce proprio dal sentiment che ascoltandoli si percepisce…
 

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Trump (a sorpresa?) candidato dei millennials

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La notizia è che gli Stati Uniti hanno un nuovo Presidente. E la vera notizia, nella notizia, è che quest’uomo si chiami Donald Trump.

Abbiamo letto abbondantemente approfondimenti e previsioni, dalle più sottili alle più scontate. A noi, ora, interessa soffermarci su un dato che ho molto significato in relazione a questo voto, ovvero l’orientamento dei giovani. Importante da conoscere per tutti noi.

Partiamo con un’analisi dalla prima elezione di Obama. Il consenso dei millennials nei confronti dell’ex Presidente degli Stati Uniti si attestava su una maggioranza del 66 per cento nel 2008. Mentre nel 2012 arrivava al 60 per cento. Venendo al passato più recente, solo il 27 ottobre scorso veniva diffuso uno studio dell’Harvard University secondo cui, tra i millennials, la Clinton staccava Trump di 28 punti. Al contempo, altri studi dimostravano che la candidata dei democratici, con un identikit idoneo a raccogliere il testimone di Obama, non riusciva a salire oltre il 58 per cento, anche dopo aver ingaggiato durante l’estate gli esperti che avevano lavorato alla campagna di Bernie Sanders proprio per avvicinare le fasce più giovani di popolazione.  Arrivando poi ai giorni nostri, a ridosso del voto, il 22 per cento dei millennials ha dichiarato di essere con Trump. Una percentuale di 17 punti ha invece espresso la volontà di astenersi, non riconoscendosi in nessuno dei candidati. O, arriviamo a pensare, per esprimere dissenso nei confronti di un intero sistema…

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