L’11 settembre, l’identità, il futuro: le nuove generazioni “ponte levatoio” per le società e le culture

Sappiamo cosa ha rappresentato, per gli Stati Uniti e per il mondo intero, quel fatidico 11 settembre 2001. Ognuno di noi ricorda nitidamente quei momenti, dove si trovasse e cosa stesse facendo. Molti di noi non riuscivano a percepire, non immaginavano, almeno nei primi istanti, cosa avrebbe comportato il crollo di quelle due torri. Un passaggio epocale che impone tante riflessioni, reazioni ed azioni conseguenti.

Ci sono sviluppi logici e naturali, ma alcuni “cortocircuiti” su storie e coincidenze che avvolgono di mistero questa vicenda. Consiglio a chi non l’abbia fatto di documentarsi con attenzione, con sguardo “indipendente” e scrupoloso. Senz’altro si è trattatto di un’offesa al cuore degli States, ma proprio per questo, per la sua portata e per i bersagli che ha colpito, non si può non pensare a una rete ampia e fitta di relazioni e trame alla basa dei noti tragici eventi. Perchè gli attacchi sono stati più di uno e rivolti proprio ad alcuni dei centri di potere più rappresentativi degli Usa. Luoghi, città del potere e dell’ Identità.
È su questo che noi vogliamo soffermarci.

image

Intanto con un pensiero rispettoso, che tenga vivo quel ricordo e quella solidarietà di cui parlavamo qualche giorno fa, nei confronti di tutti coloro che sono stati colpiti dalla tragedia. Che, di fatto, ha raggiunto comunque ogni angolo della Terra.
L’11 settembre ha imposto di pensare alla nostra sicurezza ed alla nostra comunità. Alle nostre comunità. Alla nostra identità. E alle nostre identità. A seconda del perimetro che vogliamo tracciare tra valori, confini – non solo geografici – che ci tengono insieme ed uniti.

Continua a leggere