Con la Danimarca un futuro comune più green

Il tema dell’energia continua a essere uno dei principali del dibattito pubblico. C’è la sostenibilità di un sistema in ballo, tanto economica quanto ambientale, puntando a un’indipendenza nazionale per raggiungere la quale sono necessari una serie di passaggi non più rinviabili.Un futuro che riguarda le nuove generazioni e la quotidianità di tutti. noi. Sappiamo che gran parte di questo futuro più sostenibile passa dallo sviluppo di quelle energie rinnovabili, già fortemente incentivate a livello nazionale ed europeo, rispetto alle quali va fatto uno sforzo in più.

Un modello interessante è quello offerto dalla Danimarca, la cui attenzione is sofferma proprio sul nostro territorio e sul quel sud del Paese, in realtà, ricco di potenzialità…

Lo ha hanno dimostrato l lavori del Workshop “Floating Offshore Wind: un’opportunità per la transizione ecologica in Sicilia?” promosso dall’Ambasciata Danese a Roma in collaborazione con Università degli Studi di Palermo (UNIPA) l’associazione O.W.E.M.E.S. Tenutasi nella cornice dell’Orto Botanico dello stesso Ateneo, la giornata di dibattito ha coinvolto i principali attori del settore, coinvolti nelle fasi di progettazione e sviluppo: Istituzioni, aziende, professionisti e rappresentanti delle associazioni insieme per discutere dello sviluppo di una tecnologia e la crescita di un territorio, con una visione sistemica necessaria per una efficace programmazione in favore della comunità. Una sensibilità importante dimostrata da un Paese comela Danimarca, che dimostra la sua lungimiranza e permette di valorizzare il potenziale dell’Italia e dei suoi territori, proprio a partire da quel Mezzogiorno talvolta sottovalutato.

La Sicilia, infatti, rappresenta una delle Regioni con maggiore richieste di connessione a Terna (circa 13 GW a Maggio 2022) ed è un territorio dove può conoscere un grande sviluppo la tecnologia eolica offshore (floating), che si presenta come una delle protagoniste del processo di Transizione Ecologica e decarbonizzazione in Italia nel medio e lungo periodo (2050).

Il workshop, aperto dall´Ambasciatore Anders Carsten Damsgaard e dal pro-rettore di UNIPA Enrico Napoli , si è sviluppato in 4 diverse sessioni che hanno dato spazio a venti profili tra università, enti di ricerca, operatori tecnici di sistema, la Regione Siciliana, associazioni di categoria e ambientaliste , sviluppatori dei progetti presentati nello Stretto di Sicilia.

Nella prima Sessione, ANEV, Elettricità Futura e OWEMES hanno fornito prospettive diverse sulle potenzialità di sviluppo delle rinnovabili, dell´eolico e dei progetti offshore in Italia per il raggiungimento dei nuovi target relativi al Repower EU (85 GW entro il 2030). Nella seconda, la Danish Energy Agency ha fornito prospettive sulle lesson learned negli ultimi trent´anni per lo sviluppo della tecnologia eolica offshore in Danimarca, seguita poi dalle prospettive del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), e infine da Terna e UNIPA, i quali insieme hanno evidenziato le criticità ma anche i piani di sviluppo della rete necessari per gestire grandi capacità di rinnovabili. La terza sessione, preceduta da un intervento del Vicepresidente della Regione Siciliana Gaetano Armao dedicato al dialogo multilivello su clima ed energia e sul ruolo centrale delle Regioni, ha visto la presenza dei tre operatori principali del comparto, Vestas, Copenhagen Offshore Partners (a nome di 7SeasMed) e Renexia, che hanno presentato progetti ad alto valore aggiunto in termini tecnologici e d’impatto sociale, partendo da posizionamenti di mercato molto diversi.

La quarta e ultima sessione ha dato voce alle principali autorità locali – Sindaco di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci e l´Arch. Armetta, Presidente della Commissione Lavori Pubblici, Territorio e Ambiente del Comune di Favignana – oltre a portatori di interesse locale (AGCI-Pesca) e associazioni ambientaliste (Legambiente Sicilia, WWF, Kioto Club).

L´Ambasciata Danese a Roma ha espresso grande soddisfazione per aver svolto il ruolo di facilitatore di un dialogo che coinvolge stakeholder con posizioni molto differenti su tali progetti. Sugli stessi, però, proprio in occasione dei lavori si sono manifestati ampi fronti di collaborazione e convergenza, che fanno ben sperare per il futuro prossimo delle rinnovabili e dell’eolico, a partire dal territorio siciliano. Lo spirito mostrato da tutti gli speaker è stato costruttivo nel condividere le sfide e le opportunità per la salvaguardia del Territorio nell´ottica di una “Just Ecological Transition”., obiettivo comune, espressamente e ampiamente condiviso. 

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