#battiamoilsilenzio. Questo il nome del progetto promosso dal Dipartimento per lo sport con l’obiettivo di garantire a tutti i giovani atleti di praticare lo sport in un ambiente sano e sicuro, tramite un tavolo tecnico per la costruzione e la promozione di una policy per la tutela dei minorenni nel mondo dello sport. Allo stesso hanno aderito 26 enti e associazioni che, rispondendo a un appello pubblico, hanno deciso di dare il loro contributo, gratuitamente, collaborando in questi mesi alla stesura di un documento contenente misure di prevenzione e protezione necessarie a contrastare gli abusi e le violenze sui minorenni in ambito sportivo.
“E’ importante intervenire per isolare e punire gli autori degli abusi e l’impegno maggiore lo richiede la prevenzione. L’attuazione degli interventi volti alla tutela dei minori devono divenire una priorità del mondo sportivo”, lo ha detto il sottosegretario allo Sport, Valentina Vezzali, proprio durante la conferenza stampa di presentazione del tavolo per la tutela delle e dei minorenni nel mondo dello sport…
“Lo slogan della campagna “Battiamo il silenzio”, vuole dimostrare che solo denunciando un abuso si può impedirne la reiterazione” ha continuato il sottosegretario presentando il documento condiviso di policy per il contrasto agli abusi e alle violenze sui minori nello sport. “Un lavoro importante, che ha coinvolto oltre al Dipartimento, organizzazioni per la tutela dell’infanzia, associazioni ed enti sportivi, esperti, il CONI e il CIP – ha proseguito – Per un documento che fornisce indicazioni attraverso le quali si può rendere effettivo il diritto a svolgere una pratica sportiva in un ambiento sano e protetto”.
L’occasione del lancio ha reso pubblico il testo di policy e la campagna “Battiamo il silenzio”, che va ben oltre la sensibilizzazione: all’indirizzo www.battiamoilsilenzio.gov.it sono reperibili informazioni e iniziative, ma anche messi a disposizione tutti gli “strumenti” che consentano di perseguire l’obiettivo “sport sicuro”, e dunque crescita sicura in società, per i giovani. A partire dal ruolo centrale della formazione, cui sono dedicati corsi che vedono il coinvolgimento di tutti i protagonisti dello sport e della crescita dei minorenni, dagli operatori del settore alle famiglie. Il progetto è stato ampiamente esposto da Agnese Radaelli, project manager de “La Fabbrica” che ne ha curato la realizzazione, proprio nella circostanza del lancio, che ha visto la presenza di autorevoli protagonisti delle istituzioni e dello sport, che hanno preso parte attiva ai lavori de tavolo, tra cui Evelina Christillin, consigliera Uefa, Joyce Cook, senior advisor Fifa, l’ex atleta Fiona May e il Capo Dipartimento per lo sport, Michele Sciscioli, cui sono spettate le conclusioni.
Un progetto utile e soprattutto concreto: la piattaforma contiene indicazioni precise e puntuali sulle opportunità offerte dal progetto, dal documento di policy alla modulistica utile a tutto il mondo sportivo, nonché una sezione dedicata a tutte le associazioni con una library di tutta la documentazione che si vorrà mettere a disposizione degli utenti.
Un’iniziativa “corale”, che fa della cultura e della condivisione i suoi capisaldi: un bel messaggio per giovani e giovanissimi. Dallo sport, per lo sport.