Auguri, Danza !

Ricordando la giornata internazionale della danza del 29 aprile, partiamo dalla ragione della sua origine. Questo giorno, infatti, ricorda la nascita di Jean Georges Noverre, ritenuto il più grande coreografo della sua epoca, nonché creatore del balletto moderno. Una suprema manifestazione di arte da ricordare e valorizzare. Quest’anno tra l’altro la Giornata Internazionale della Danza assume una valenza ancora più importante: 40 anni della sua istituzione.
Una data di rilievo, in un momento non facile per la danza mondiale: proprio i due paesi coinvolti nella guerra, Ucraina e Russia, vantano tra i migliori talenti al mondo…


Anche l’Italia ha le sue difficoltà: infatti, le scuole di danza, rappresentate dall’Asi, continuano a chiedere al sostegni e finanziamenti adeguati ad un’eccellenza italiana, che conta più di 30 mila scuole disseminate su tutto il territorio, colpite con durezza dalla pandemia. Soltanto sei scuole di danza privata sono state inserite nel nuovo decreto del Fus (Fondo Unico dello Spettacolo), per il triennio 2022-2024…
Tornando alla celebrazione della Giornata Internazionale della Danza, uno dei padri della danza contemporanea in Italia, Joseph Fontano, nonostante le difficoltà del momento e anzi proprio per lanciare un messaggio di speranza per ballerini e coreografi di tutto il mondo, ha deciso di festeggiare il quarantennale con un libro che racconta la sua straordinaria esperienza, intitolato “Il fulmine danzante. Quasi un romanzo” (edito da A&B e scritto con Marialisa Monna). È l’autobiografia di uno dei più importanti esponenti della danza a livello mondiale, presidente del World Alliance Dance Europe e dal 2009 al 2013 dell’International Dance Committee – International Theatre Institute dell’UNESCO.
Figlio d’arte, sua madre era una delle Rockettes del Radio City Music Hall di New York, Joseph Fontano ha incarnato la ribellione degli anni Settanta, con una danza naturale e fulminea, insieme a un metodo didattico, autorevole e carismatico. Fontano, immerso in quel fervore artistico-culturale della New York raccontata in molti film, si è avvicinato prima alla pittura e dal 1968 alla danza. A New York ha frequentato la School of Visual Art e successivamente l’Università New School for Social Research sotto la guida di Laura Foreman. Qui ha studiato danza contemporanea con Paul Sanasardo, che sarà poi una delle figure chiave nella sua vita e nella sua realizzazione professionale. Nel 1974 è stato notato da Martha Graham, che lo invitò a unirsi a lei e alla sua compagnia, e tra i due si è instaurato un rapporto durato fino al 1979. Ma è a Roma che Fontano esplode come ballerino e coreografo al Centro Internazionale della Danza, dove incontra Elsa Piperno con la quale inizia un sodalizio artistico che li porta, l’anno successivo, a costituire la prima compagnia di danza contemporanea in Italia, Teatrodanza Contemporanea di Roma.
Il libro di Fontano si muove tra il sogno e la sua realizzazione, tra due città molto distanti culturalmente, New York fine anni 60 e Roma del boom economico, poi diventata la sua seconda casa. Tra ricordi e progetti fantastici, esperienze e riflessioni, quello che si legge è un inno alla danza e ai suoi protagonisti.
Buona arte a tutti e auguri alla danza!

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