Generazioni

App e generazioni dalla A.. alla Z

 
Si chiama “Generazione Z” e comprende i ragazzi nati a cavallo fra il 1995 e il 2010: sono dinamici, digitali e contemporanei.
Sono dei veri e propri nativi digitali, abituati a muoversi in una rete che per loro è una sorta di liquido amniotico. Con strumenti e abitudini al consumo digitale in continua trasformazione, come le app che andiamo a elencare e descrivere di seguito. 
Partiamo dal mondo femminile, che ama molto 21 buttons, app attraverso la quale si possono identificare tutti i capi di abbigliamento indossati da influencers, o semplicemente da chi pubblica il proprio outfit, potendo vedere non solo dove acquistarli. A oggi la piattaforma conta oltre 47 milioni di download e il trend è decisamente in positivo, soprattutto grazie al forte utilizzo da parte delle influencers. Tra le applicazioni che permettono di modificare foto troviamo poi Picsart, con i suoi oltre 31 milioni download e che, rispetto alle altre app di fotoritocco, permette di applicare un numero elevato di diversi effetti, soddisfacendo tutte le esigenze…
 
 
 


Come non citare poi la vera rivoluzione nel mondo dei social network: parliamo di Tik Tok, l’app di social networking più amata dai giovanissimi (ma non solo) che, soprattutto in Italia, ultimamente ha avuto un vero e proprio boom di download : “Parliamo di 113 milioni di installazioni nell’ultimo mese”  spiega Roberto Sfoglietta, amministratore delegato di Starting Finance Dealleader nella consulenza e nella facilitazione di startup innovative e che ha strutturato una vera e propria sezione di Osservatorio sul Digitale “un fenomeno che sta ottenendo un incremento del 96% e oltre. Attraverso questa app ci si può sbizzarrire con balletti di ogni genere, lanciare nella rete imitazioni di mosse di dancers o scene famose di film”. 
“Uno degli ultimi nati più famosi è Poi Twich –  prosegue il manager – “una delle piattaforme video streaming più in voga. Si tratta di uno spazio dove si possono trasmettere in diretta degli incontri di gaming (dalle partite ai videogames) e seguire gli streamers più noti”. 
Si passa poi alle app “didattiche” e smart schooling diventate per necessità popolari fra i giovani, come quelle per videoconferenze tipo Zoom, Teams e Google Classroom, quest’ultima nella top ten dei download mondo. 
Un’importante fetta del mercato del digitale è poi rappresentata dai ragazzi di età ancora più ridotta: “Mamamo è un portale dedicato all’educazione digitale di bambini e ragazzi. Sulla piattaforma si possono trovare recensioni di app, videogiochi, canali video, film e serie tv e notizie su media education e tecnologia under 13”, spiega ancora Sfoglietta: “ScratchJr è invece un’app dedicata ai più piccoli, bambini tra i 5 e 7 anni, che si basa su giochi e storie interattive: con ScratchJr si possono svolgere diverse attività, come apprendere le basi di una lingua straniera e studiare materie scolastiche. App come queste, soprattutto durante il lockdown, hanno permesso ai genitori di intrattenere i propri figli, regalando loro un tempo sano e costruttivo che ha provato a colmare il grande vuoto scolastico”. 
Molti bambini infatti hanno risentito dei pochi rapporti interpersonali di questi mesi e simili applicazioni hanno sicuramente aiutato a mantenere la mente attiva e agevolato la formazione da remoto. Con il ritorno alla quotidianità vedremo le cose tornare al proprio posto ma, lato positivo, potremo anche affermare di essere cresciuti fronte digitalizzazione. 
L’osservatorio Starting Finance Deal stima che oggi l’indice di digitalizzazione in Italia cresciuto del 35% e che, in media, passiamo 6 ore al giorno al telefono. 
Nel 2019 l’Italia era addirittura al primo posto in Europa per il tasso di analfabetismo digitale, posizione non smentita dal rapporto Ocse Skills Outlook 2019 che ci vedeva occupare la parte bassa della classifica skills digitali.  Con l’inizio del 2020 arriva l’emergenza, muta lo scenario, a partire da un importante l’incremento dell’utilizzo di smartphone e dunque delle app qui citate e utilizzate da tutte le generazioni. Dalla A… alla Z ! 

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