Generazioni

Un nuovo anno di Cinema che riparte da Checco

Aspettando l’estate, un primo pensiero alla prossima stagione.. cinematografica. Una buona abitudine, quella del cinema, utile a tutti tanto per divertirsi quanto per conoscere e riflettere. 

Uno dei protagonisti piú attesi della prossima stagione é sicuramente un personaggio capace di far convergere i guati di ogni generazione, dai piú piccoli fino a tutti i membri della famiglia: Checco Zalone. Il suo ritorno é sicuramente tra i piú attesi e Medusa lo ha confermato oggi, annunciando il calendario del prossimo anno per bocca del suo Ad Giampaolo Letta. 

Oltre a interpretare il film, Checco Zalone firma sceneggiatura e regia, per la prima volta dunque senza Gennaro Nunziante, regista dei primi quattro film. Tolo Tolo, storpiatura infantile appunto di ‘solo solo’, è il titolo di questo nuovo film girato in Africa che punta la macchina da presa, come le precedenti proposte di Zalone, sui difetti degli italiani. 

L’offerta per le prossime feste di Medusa, fra Natale, capodanno e Befana si completa con un altro ritorno, quello di Ficarra & Picone dopo L’ora legale’ del 2017, in sala dal 12 dicembre con la vicenda di un prete e di un ladro, in attesa di titolo, che tornano indietro nel tempo, all’anno zero, alla nascita di Gesù. Medusa dunque pensa al futuro con ottimismo, forte di “una stagione per noi estremamente positiva”, ha dichiarato l’ad Giampaolo Letta, considerato che tra dicembre 2018 e giugno 2019 le sette uscite in sala sono valse il terzo posto fra le società italiane di distribuzione con 24,5 mln di euro di incassi, ovvero il 6,5% del mercato. 

Le proposte del listino evidenziano l scelta di continuare a puntare sulla commedia ma andando anche su altri generi, come in ‘L’uomo del labirinto’ di Donato Carrisi, in sala dal 30 ottobre prossimo, e in ‘Una femmina’ di Francesco Costabile che dovrebbe uscire a febbraio 2020.

 

In ‘L’uomo del Labirinto’ Carrisi traspone il suo romanzo omonimo, come già fece per il suo esordio con ‘La ragazza nella nebbia’, firma regia e sceneggiatura e si affida Toni Servillo. Nel cast anche Dustin Hoffman, valido passaporto per altri mercati. Thriller e impegno civile lasciano poi spazio alla commedia, con anche un po’ di tristezza es affetto in un omaggio a Carlo Vanzina,  scomparso l’8 luglio dello scorso anno, con il titolo ‘Carlo Vanzina – Il cinema è una cosa meravigliosa’. Commedia, dunque, nella convinzione, corroborata dalle cifre, che sia una strada ancora fruttuosa, tanto da percorrerla anche con Walter Veltroni, come regista di ‘Quando’ dal suo omonimo libro, storia di Giovanni (Claudio Bisio) caduto in coma il giorno dei funerali di Enrico Berlinguer e risvegliatosi nell’Italia di oggi, in sala nel 2020. A inizio ottobre, intanto, ‘Tuttapposto’ proporrà la storia tutta da ridere di un’università devastata da nepotismo e raccomandazioni, firmata da Gianni Costantino e interpretata da Roberto Lipari, con Luca Zingaretti nel ruolo di padre del protagonista e rettore dell’università. Per scardinare il ‘sistema’ il protagonista inventa un’app che consente di dare il voto ai docenti e renderlo pubblico.

 
In listino c’è poi un doppio Brizzi. Tornano
anche Aldo, Giovanni e Giacomo, nelle sale a fine gennaio 2020 con ‘Odio l’estate. Diversi nomi si sovrappongono da un titolo all’altro: Bisio raddoppia con ‘Quando’ e ‘Se mi vuoi bene’. De Sica è uno e trino, attore in ‘La mia banda suona il pop’, interpreta anche ‘Sono solo fantasmi’ una sorta di ‘Ghostbusters’ in salsa napoletana del quale firma pure la regia, affiancato da Carlo Buccirosso e Gianmarco Tognazzi (quest’ultimo anche in ‘Se mi vuoi bene’). Torna due volte anche Diego Abatantuono, oltre che in ‘La mia banda suona il pop’ nell’ultimo titolo, per ora, del listino ovvero ’10 giorni con Babbo Natale’, sequel di ’10 giorni senza mamma’, diretto anche questo da Alessandro Genovesi e con Fabio De Luigi e Valentina Lodovini. Tanti i veterani nei titoli di Medusa, segno anche della difficoltà di individuare giovani talenti: “L’età media degli interpreti è abbastanza alta – ammette Letta – molti dei nostri titoli hanno un certo peso, un certo costo e quindi richiedono dei pesi massimi. Certo trovare dei giovani in grado di ‘reggere’ un film non è facile. Adesso i giovani emergono, a costo zero, grazie al web e questo avviene molto, troppo velocemente, tanto che non riescono a consolidare il loro rapporto con il pubblico”.
 
Una riflessione significativa questa di Letta, che proponiamo ai nostri “senior” perché sperimentino quanto piú possibile, ma anche ai nostri giovani, come pubblico e come talenti, perché da un lato diano fiducia alla propria generazione e dall’altro s’impegnino per affermarne le qualitá, le belle nuove idee. Vita per il cinema, di oggi e soprattutto di domani. 
 
Buona visione ! 

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