Questione di Identità

Quel che c’è di certo ?
Il bisogno di Identità. Il bisogno di valorizzarla, riscoprirla, difenderla. Fattore indispensabile, per un Paese e per un popolo. Ma anche per più popoli. Perché quello identitario, che può sembrare tra i discorsi più “escludenti”, è quello su cui si basa in realtà la più concreta delle inclusioni.
“Essere intolleranti con gli intolleranti” ci insegna Popper: in questo caso, qui l’apparente paradosso, essere intolleranti significa tutelare la tolleranza. Paradosso che in linea di principio può essere traslato sul discorso sopra accennato.
Favorire accoglienza ed integrazione non significa dis – integrare la comunità in tante piccole altre comunità, arroccate sui propri credo e sui propri destini. Significare darsi un codice di regole comuni, dal rispetto delle quali scaturisce il rispetto e (dunque) una reale, pacifica convivenza. E possiamo parlare tanto di popoli quanto di generazioni. Chi non tollera? Non può essere tollerato.
Oggi più che mai non possiamo permetterci di scherzare, di farci prendere la mano da tentazioni buoniste o velleitarie, da soluzioni temporanee o superficiali. Siamo in un momento di crisi, a partire da quella economica, figlia (a mio parere) di una più vasta e profonda crisi culturale.
Bisogna partire da poche e solide regole per costruire molte e solidissime certezze.
Giovani e giovanissimi sono l’obiettivo di questa azione, ma anche e soprattutto la fonte da cui scaturisce il cambiamento. Che passa dal pluralismo, dalla diversità, ma anche dall’onestà intellettuale di riconoscere e garantire un minimo comun denominatore di regole, diritti, principi. Oggi partiamo dal rispetto, domani diventerà sviluppo, crescita e (dunque) libertà.
Regole chiare, amicizia lunga.

Quest’immagine adesso vi evoca gli stessi pensieri di prima?

Tremano le città, i luoghi dell’identità

norcia-terremoto

Scosse che lasciano il segno, colpendo duramente città, paesi e vite. E sotto diversi punti di vista.

Intanto nei luoghi della quotidianità, a partire dall’ intimità delle proprie case, alle piazze, alle strade, oggi irriconoscibili per molti nostri connazionali. Sono scosse che arrivano fino al cuore delle località e degli abitanti che feriscono.

Qui il secondo segno lasciato da questi eventi traumatici, tanto profondo da arrivare, irreversibilmente, a toccare l’ identità di interi popoli.

La Norcia di queste ore, partendo proprio da una delle località maggiormente interessate dallo sciame sismico in corso, non è la stessa Norcia di qualche ora fa.

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L’11 settembre, l’identità, il futuro: le nuove generazioni “ponte levatoio” per le società e le culture

Sappiamo cosa ha rappresentato, per gli Stati Uniti e per il mondo intero, quel fatidico 11 settembre 2001. Ognuno di noi ricorda nitidamente quei momenti, dove si trovasse e cosa stesse facendo. Molti di noi non riuscivano a percepire, non immaginavano, almeno nei primi istanti, cosa avrebbe comportato il crollo di quelle due torri. Un passaggio epocale che impone tante riflessioni, reazioni ed azioni conseguenti.

Ci sono sviluppi logici e naturali, ma alcuni “cortocircuiti” su storie e coincidenze che avvolgono di mistero questa vicenda. Consiglio a chi non l’abbia fatto di documentarsi con attenzione, con sguardo “indipendente” e scrupoloso. Senz’altro si è trattatto di un’offesa al cuore degli States, ma proprio per questo, per la sua portata e per i bersagli che ha colpito, non si può non pensare a una rete ampia e fitta di relazioni e trame alla basa dei noti tragici eventi. Perchè gli attacchi sono stati più di uno e rivolti proprio ad alcuni dei centri di potere più rappresentativi degli Usa. Luoghi, città del potere e dell’ Identità.
È su questo che noi vogliamo soffermarci.

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Intanto con un pensiero rispettoso, che tenga vivo quel ricordo e quella solidarietà di cui parlavamo qualche giorno fa, nei confronti di tutti coloro che sono stati colpiti dalla tragedia. Che, di fatto, ha raggiunto comunque ogni angolo della Terra.
L’11 settembre ha imposto di pensare alla nostra sicurezza ed alla nostra comunità. Alle nostre comunità. Alla nostra identità. E alle nostre identità. A seconda del perimetro che vogliamo tracciare tra valori, confini – non solo geografici – che ci tengono insieme ed uniti.

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