Scegliere per responsabilitá e non per appartenenza

Guardando alla crisi attuale e al dibattito che attorno ad essa si sviluppa mi sono tornate in mente le parole di Francesco Cossiga e in particolare quelle del suo messaggio alle Camere del giugno del 1991, un messaggio quindi di molti anni fa ma che sembra scritto per i giorni d’oggi. Un messaggio che, in estrema sintesi, parla della rivoluzione “civile, morale e sociale” di cui l’Italia aveva urgente bisogno. Un urgenza che sembra essere ancora fortemente attuale. 

Oggi è fondamentale essere responsabili, come politici in primis ma anche soprattutto come cittadini, imprenditori. Una generale chiamata alla responsabilità necessaria al di là delle ideologie in un momento delicato come questo: bisogna fondare i propri pensieri sì sui valori e sulle idee ma le ideologie vanno orientate in base ai risultati e alle esigenze del Paese. 

Questo, in particolare, un discorso rivolto ai giovani e alle nuove generazioni ai quali bisogna dare prima di tutto il buon esempio insistendo su una sensibilizzazione culturale che deve portare decidere a scegliere non tanto per le esigenze e le prerogative individuali quanto per il bene della collettività. Non sono parole retoriche, ma parole che rappresentano un patrimonio culturale cui oggi abbiamo tutti il dovere di attingere. Scegliere per responsabilità e non per appartenenza

Una risposta a “Scegliere per responsabilitá e non per appartenenza

  1. Buongiorno
    Parlare di responsabilità, credo sia totalmente fuori luogo. E che lo abbia detto Cossiga o l’ultimo dei politici è una cosa che dovrebbe farci riflettere non poco. Negli ultimi anni, stiamo assistendo a una cosa che non apparterrà mai a un paese civile. L’arroganza della politica, ha raggiunto una fase ormai totalmente fuori controllo. Personaggi che si autoproclamano governanti, senza averne il diritto. Dittatura allo stato puro. Tutto questo, senza prendere in considerazione la scelta del popolo Italiano e fregandosene altamente della nostra Costituzione. Tutto questo, con il consenso del Presidente della Repubblica. E credo che questo, sia il fatto più grave. Il primo cittadino di un paese, ha l’obbligo politico e morale di tutelare il popolo e come conseguenza, la scelta fatta in una cabina elettorale. Ma evidentemente l’interesse politico, supera di gran lunga, le scelte prese dallo stesso popolo. Se questa non è dittatura caro Mario, mi dica lei, di cosa stiamo parlando. Responsabilità ? questa è una parola che i nostri politici, non conosceranno mai. La loro è solo una scelta per avere il potere e dividersi gli utili. Lo Stato è e sarà sempre un salvadanaio, dove attingere liquidità per interessi personali e di partito. Mi viene in mente una frase di un grande politico Italiano e grande statista. ” Il potere logora chi non ce l’ha”. Mi dovrebbe fare il nome di un politico, che negli ultimi settant’anni, abbia lavorato per il bene della collettività, senza badare ai propri interessi. Sono un uomo di 61 anni e se devo essere sincero, a questa domanda non so darle una risposta. Purtroppo l’Italia non è un paese facile da gestire politicamente e questo per un semplice motivo. Manca da parte dei politici, l’amore per la Patria e per la nostra Storia. L’unico vero interesse è quello di inchiodare l’avversario a una croce e proporsi come il salvatore della Patria. Proprio oggi Zingaretti si è già preso dei meriti di Governo, senza nemmeno che lo stesso Governo sia nato. Questa è follia allo stato puro e dimostra ancora una volta, con che gente abbiamo a che fare. E questo è solo l’inizio della fine. Per la fine è solo questione di tempo.
    Cordialmente.

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