Il cognome è quello di chi lo ha reso noto a suon di spadellate ai fornelli.
Ma qui il core business è tutt’altro.
Matteo Cracco è un ragazzo di 29 anni che insieme a Luca Menti ha dato vita a “Vicker”, una start up a disposizione di chi offre o cerca lavoro.
Ospiti di recente a Mattino5, hanno spiegato la nascita e lo sviluppo della loro idea. Partito da Roma, il loro progetto è ora in espansione. In cosa consiste, dunque, nel concreto? Qualche informazione a riguardo già è in circolazione…
Si tratta di un app che aiuta a trovare nuove occasioni di lavoro e risolvere qualsiasi problema quotidiano per il quale è richiesto l’intervento di un professionista: “dalla tata all’insegnante per le ripetizioni, da chi è capace di montare in pochi minuti il mobiletto Ikea alla ragazza che si offre come dog-sitter”.
Occupandosi appunto sia della domanda che dell’ offerta, l’app è divisa in due sezioni: da una parte, chi offre una prestazione, ne espone dettagli e viene geolocalizzato; dall’altra, chi è interessato al servizio di turno può scorrere quello di preferenza e più conveniente. Per le transazioni viene utilizzata una carta di credito o Paypal, con pagamento a lavoro effettuato.
Cosa significa questo?
Significa che viviamo sempre il momento difficile che tutti sappiamo, in cui è complicato emergere, farsi conoscere o semplicemente farsi ascoltare. Significa che viviamo sempre in quel momento in cui mille strumenti hanno moltiplicato, virtualmente, le relazioni. Rendendole spesso più deboli e frammentate.
Ma significa anche che le nuove regole, i nuovi strumenti di questo stesso mercato e di questa stessa società ci permettono di diventare protagonisti. Ci consentono di salire su un palcoscenico senza autorizzazioni o filtri all’ingresso.
La storia di questi due ragazzi lo testimonia e per questo vogliamo raccontarla. Aspettandoci che le prossime tappe del progetto diano ragione alla loro scommessa. E diano, soprattutto, frutti relativamente a quello che è il fine della loro azione: il lavoro.
Ovvero, che la loro idea diventi presto il loro lavoro. E contestualmente diventi, per chi ne è alla ricerca, il mezzo per raggiungere il più possibile la “terra promessa” dell’ occupazione. E perché no, anche un mezzo per raggiungere il proprio sogno nel cassetto.