Dalla segretaria all’alce dell’Alaska, storie di burocrazia…

versiliana

Il dizionario ci dice che la parola “burocrazia” deriva dal francese bureau (“ufficio”) connesso al greco krátos (“potere”) e che con questo termine s’intende l’organizzazione di persone e risorse destinate alla realizzazione di un fine collettivo secondo criteri di “razionalità, imparzialità ed impersonalità”. Se pensiamo a quello che intendiamo noi per burocrazia ci viene da ridere. O da piangere. Così come sentendo alcune storie..

Sapevate ad esempio che per collaudare un porto ci possono volere anche 36 anni? E che esiste qualcuno che ha dovuto dimostrare di essere effettivamente in vita ad alcuni uffici? O che il Alaska – e si , perché non sono solo questioni di casa nostra, diciamolo  – è severamente vietato offrire birra alle alci?

Domani, in modo serio ed ironico, ne parleremo alla Versiliana.

Soffermandoci sui tanti processi e sulle tante figure coinvolte nel labirinto della burocrazia. Tra queste figure, quella (inaspettata?) della segretaria, tanto abile e preziosa in molti casi, quanto capace di filtrare e deviare pratiche e percorsi di ogni tipo… Tratta dal mio libro (Fenomenologia della segretaria) farà la sua comparsa la Sora Cecioni, tutta carte e brogliacci. Per ragioni diverse, ci sarà anche la Filtro. Perché? Nomen omen… 

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